La Juventus, Allegri e il paragone con Pirlo. Ma anche Sarri viene chiamato in causa. I social sono in fermento dopo le prime giornate
Quattro giornate: due punti. Sconfitta in casa contro l’Empoli, e al Maradona contro il Napoli. Pareggio a Udine e in casa contro il Milan. Unica gioia la vittoria contro il Malmo in Champions League. Diciamocelo chiaramente: tutti si aspettavano dalla Juventus una partenza migliore. Soprattutto perché in panchina c’è Massimiliano Allegri, l’ultimo allenatore capace di portare la società bianconera in alto, conquistando titoli su titoli, e arrivando a un passo da quell’ossessione che si chiama coppa dalle grandi orecchie. Ma non è oro tutto quello che luccica. E la sensazione è che la strada sia ancora lunga e tortuosa per vedere una squadra. Sì, una squadra: perché i bianconeri appaiono ancora sfilacciati, senza mordente, che alla prima difficoltà vanno in conclusione. E all’orizzonte c’è lo scontro “salvezza” contro lo Spezia. Esageriamo, ok. Ma la classifica parla davvero chiaro.
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La Juventus, Pirlo, Sarri, Allegri…
E sui social intanto i commenti si sprecano. Chi dice che Agnelli ha fatto male ad esonerare Sarri dopo solamente un anno. Chi invece sottolinea come il lavoro di Pirlo, dell’anno scorso, sia da rivalutare. E i commenti ci sono anche per l’utilizzo di Chiesa: “Perfino Pirlo aveva capito come utilizzarlo. E Mancini ci ha vinto un Europeo” scrive un utente. L’impatto, insomma, non è stato sicuramente dei migliori per il livornese. Che ieri sera, dopo il pari contro la truppa di Pioli, si è preso in diretta le sue responsabilità, sottolineando il fatto di aver sbagliato i cambi.
E adesso la paura sale. Soprattutto per quella sensazione di “minestra riscaldata” che potrebbe essere Allegri. Siamo all’inizio, e la Juventus sembra un cantiere aperto e anche in quel momento di rivoluzione dopo tanti anni vittoriosi. Ma forse così è davvero troppo.