Juventus, falso in bilancio e plusvalenze “fittizie”: spunta il precedente

Juventus, falso in bilancio e plusvalenze fittizie: c’è un precedente che fa sperare la società bianconera. Il dettaglio.

La notizia dell’inchiesta ha sicuramente urtato il mondo bianconero. La Guardia di Finanza, che è entrata alla Continassa per ritirare documenti contabili, andrà avanti per la propria strada, facendo al meglio, e giustamente, il proprio lavoro.

Agnelli Dirigenza Juventus ©Lapresse

Ma in tutto questo, adesso, c’è un precedente che lascia ben sperare i tifosi e la società bianconera. Parliamo del 2008, di mezzo c’erano Milan e Inter. Che per un caso simile furono assolte. A spiegarlo è il giornalista della Gazzetta dello Sport Giovanni Albanese, con un post apparso sui propri profili social, che contribuisce a fugare ogni tipo di dubbio, alimentando accesi dibattiti in seno al mondo bianconero.

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Juventus, caos plusvalenze: il precedente che riguarda Milan e Inter

Juventus Agnelli Bilanci ©Lapresse

La domanda, lecita, e che sicuramente tutti si fanno nel momento di una trattativa, è la solita: ma quanto vale un calciatore? Bene, le due società milanesi tredici anni fa sono state assolte con questa motivazione: “Il fatto non costituisce reato, dal momento che non esiste una definizione scientifica del valore di un giocatore nell’ambito del calciomercato”.

In effetti, pensandoci bene, per la Juve Pjanic in questo caso avrebbe comunque potuto avere un valore di mercato alto. Per le qualità, per quello che ha dimostrato, per quello che secondo i bianconeri poteva ancora dare. Così come Arthur dall’altra parte ovviamente. Ma, oltre le sensazioni che uno si può fare attorno a questa storia, ci sono dei dati oggettivi che è evidente devono essere presi in considerazione. L’indagine delle fiamme gialle, insomma, so baserà soprattutto su questo. Sperando che la Juve esca totalmente pulita ed estranea ad ogni tipo di contestazione. Il presidente, come detto, fa ben sperare.

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