Paulo Dybala a Salerno è apparso in netta crescita e si è trovato bene con un uomo di qualità di fianco e un riferimento davanti.
Paulo è il centro di un attacco arrivato a Salerno con numeri da dieta stretta prolungata e che invece all’Arechi mostra una nuova faccia. Allegri rompe gli indugi e schiera la squadra con 4-2-3-1, con Kulusevski a destra, Bernardeschi a sinistra, Kean riferimento e il numero dieci a fare il dieci, con una certa libertà di muoversi. La coesistenza fra lui e l’altro mancino, quello svedese, si dimostra più che possibile. Sono proprio loro a dialogare, con un triangolo, per liberare al tiro Dybala. Il resto ce lo mette lui, con la sua classe immensa.
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Dybala e Kulusevski insieme?
Chiesa tornerà soltanto nel 2022, pertanto Kulusevski avrà tutto lo spazio che cercava. Soprattutto ne avrà la continuità giusta. La Joya una firma l’aveva già messa, anche in bella calligrafia, per aprire e indirizzare il match, in un primo tempo in cui forse per la prima volta quest’anno la Juve davvero domina l’avversario. Kulusevski ha regalato belle giocate, ma non ha trovato il gol come Dybala. Ora tocca allo svedese di essere da Juventus, l’opportunità che aspettava da due anni è giunta. Fallirla, significherebbe finire sul mercato. Senza possibilità alcuna di giustificazione.