Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato dichiarazioni pesanti nei confronti dell’Inter elogiando Moggi e la Juventus. E rivendica i titoli di Calciopoli.
Chissà che ne penserà Massimo Moratti. O che diranno i tifosi dell’Inter che già da anni lo detestano. Vale a dire da quando con la maglia del Milan ha iniziato a prenderli a pallonate. Fatto sta che quando Zlatan Ibrahimovic parla, non dice mai banalità. Figurarsi, poi, se parla di Luciano Moggi o di Calciopoli. Il fuoriclasse svedese si schiera al 101% con la Juventus e rivendica con il suo proverbiale vigore quei titoli. Lo ha fatto in un’intervista, cliccatissima, del Corriere della Sera. Ha iniziato dal tema del momento. «L’inchiesta sulle plusvalenze? È solo agli inizi, è presto per giudicare. Posso dirle che io su tasse, bilanci, soldi sono attentissimo, pago bene le persone che se ne occupano».
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Ibrahimovic e quegli scudetti
«Moggi con me è stato il top – ha detto Ibrahimovic -. Quei due scudetti li abbiamo vinti e nessuno ce li può togliere. Nessuno può cancellare il sudore, la fatica, la sofferenza, gli infortuni, i gol. Per questo, quando dicono che in carriera ho vinto undici scudetti, li correggo: sono tredici. Moggi era uno che incuteva soggezione, anche se non a me. Come Berlusconi». C’è spazio anche per una battuta su Max Allegri. «Col Milan in Champions avevamo perso 3-0 con l’Arsenal e lui era tutto contento – racconta -. È vero che avevamo passato il turno, ma non c’era nulla da ridere, e gliel’ho fatto notare. Mi ha risposto di pensare a me, che ho fatto cagare. Gli ho ribattuto che aveva fatto cagare lui: per paura si era portato due portieri in panchina… Allegri è bravissimo a gestire lo spogliatoio, ma doveva avere più coraggio: andare al Real Madrid, misurarsi con l’estero. Invece ha fatto la scelta comoda».