Juventus-Napoli, è caos totale: la partita è ancora a rischio. Aspettando il protocollo della Figc che dovrebbe presto entrare in vigore
Un campionato deciso praticamente dalla Asl. Cosa che succede solamente in Italia. Perché in tutti gli altri paesi europei, è sempre la Lega a decidere se una partita si debba giocare o meno. Ma quello che manca soprattutto è la chiarezza: alcune squadre bloccate e altre che invece, con un numero maggiore di positivi, sono partite. Insomma, regna davvero il caos.
Il Napoli in tutto questo è a Torino con tre giocatori in quarantena e che stasera non potranno scendere in campo. E, a questo proposito, il nuovo giro di tamponi che è stato fatto questa mattina potrebbe di nuovo cambiare le carte in tavola. Sotto questo aspetto, inoltre, è intervenuto Carlo Picco, direttore dell’Asl di Torino, che è stato contattato da Il Napolista.
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Juventus-Napoli, quello che potrebbe succedere
“Chi è in quarantena non può giocare. Può lavorare se ha una terza dose, con le tipologie di attenzione indicate, comprese le mascherine, ma non so se si può giocare con le mascherine. È uno scenario nuovo, mai verificato”. Se non fosse realmente vero farebbe sorridere. “Abbiamo avuto qualche contatto con il Napoli – ha spiegato ancora Picco – ma io ho ribadito questa cosa: sono provvedimenti fatti dalle Asl nel loro pieno diritto. Il fatto che i provvedimenti delle due Asl siano diversi non mi stupisce, sono aziende diverse e fanno valutazioni diverse. Conta che i provvedimenti vengano rispettati. Se uno è in quarantena deve stare a casa, poi bisogna vedere che tipo di quarantena è. Se è attiva può lavorare, bisogna poi vedere con quali requisiti. Si assume la responsabilità del provvedimento chi lo fa e chi lo applica”.
Uno scenario tutt’altro che definito. E i colpi di scena possono ancora essere dietro l’angolo.