Juventus, bordata pazzesche sui bianconeri a proposito della questione plusvalenze. Ecco cos’ha detto nel corso dell’intervista.
Non ha risparmiato neppure la Juventus, Rocco Commisso. Nella sua intervista-fiume apparsa questa mattina sulle colonne del Financial Times ci sono finiti anche i bianconeri. Dagli Stati Uniti il patron della Fiorentina ne ha dette come al solito di tutti i colori a proposito del calcio italiano, tracciando un bilancio dei suoi due anni e mezzo a Firenze. Con il suo tono polemico, diretto, politicamente scorrettissimo. Senza peli sulla lingua, Commisso è tornato a parlare della questione plusvalenze. Ed ha detto la sua facendo un parallelismo su quello che sarebbe successo negli Stati Uniti.
“La Juventus è quotata alla Borsa di Milano – ha spiegato Commisso al noto quotidiano statunitense – Il prezzo delle azioni del club è sceso di circa un terzo nei giorni successivi alla notizia dell’indagine. Se gli stessi eventi si fossero verificati in una società quotata negli Stati Uniti, gli azionisti che avevano subito perdite avrebbero fatto causa a quei ‘motherfuckers'”. Che, tradotto dall’inglese, significa “farabutti”.
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Juventus, Commisso attacca frontalmente gli Agnelli
Il proprietario della Viola ha citato direttamente anche il presidente bianconero Andrea Agnelli, in merito al discorso su come vengono gestite le società in Italia. Commisso si è “vantato” di quello che in poco tempo è riuscito a realizzare nel capoluogo toscano, riferendosi alla costruzione del nuovo centro sportivo che sta nascendo a Firenze.
“Ci sono anche gelosie, è vero – ha ammesso – Perché chi altro ha fatto quello che ho fatto io in Italia? Vuoi che li elenchi? Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon Singer al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri”.