Juventus, impazza la polemica per le visite mediche del calciatore. Ecco come hanno agito i bianconeri sulla questione uscita fuori ieri
Ieri mattina è stata lanciata una polemica praticamente sul nulla. Il motivo ovviamente è spiegato in questo: potrebbe mai, una società come la Juventus, nel momento storico che stiamo vivendo, andare incontro ad una qualsiasi cosa fuori legge che avrebbe potuto avere delle ripercussioni? La risposta ovvia è no. Ma c’è qualcuno che ci crede. Tant’è.
Insomma, Vlahovic secondo qualcuno avrebbe rotto la quarantena alla quale doveva essere sottoposto perché risultato positivo al tampone la scorsa settimana e non erano passati i sette giorni necessari per rifare un test. Ma come si è mossa nella realtà la società del presidente Agnelli. A fare un poco di chiarezza ci ha pensato il Corriere della Sera nella propria edizione torinese.
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Juventus, la verità su Vlahovic
“Il dipartimento prevenzione Asl di Torino aveva dato ok per spostamento Vlahovic purché con Ffp2 e mezzo proprio, cioè evitando contatti. Lo staff medico della Juve aveva comunicato la negatività al tampone rapido fatto a Firenze. Poi confermato anche da quello molecolare fatto a Torino”. In poche parole, e senza ombra di dubbi, la società bianconera si è mossa completamente nel rispetto delle regole. A differenza di quello che viene fuori in questo momento e che ha fatto scatenare i social.
E in tutto questo c’è da ricordare un’altra cosa: ci sono state polemiche in questo modo per i calciatori del Napoli che erano stati posti in quarantena ma che poi hanno comunque giocato a Torino nella gara di campionato? Noi non le ricordiamo. E nemmeno voi pensiamo. Eppure è stato così.. Vabbè…c’è poco da aggiungere.