Juventus, nuove perquisizioni da parte delle Fiamme Gialle tra Torino, Milano e Roma: si cercano altre scritture private.
Riecco la Guardia di Finanza, riecco le perquisizioni. La Juventus continua ad essere nel mirino della Procura di Torino, sempre in merito all’inchiesta avviata lo scorso autunno sul possibile reato di falso in bilancio da parte del club bianconero. Come riportato dal quotidiano La Stampa, le Fiamme Gialle hanno perquisito in data odierna alcuni importanti studi legali di Torino, Roma e Milano.
L’oggetto della ricerca delle forze dell’ordine sarebbero delle scritture private tra società e calciatori. Carte che riguarderebbero il congelamento di ben quattro mensilità ai tempi dello scoppio della pandemia. Stipendi che, di comune accordo, club e calciatori avrebbero deciso di “sospendere” momentaneamente, rinviando tutto alle stagioni successive. E permettere così alla Juventus di registrare una riduzione dei costi nei bilanci relativi al 2020 e 2021.
Juventus, perquisiti diversi studi legali
Secondo quanto sostiene l’accusa, tuttavia, la Juventus avrebbe omesso la contestuale rivelazione a bilancio della posizione debitoria. Non si tratta infatti di una rinuncia, ma solamente di un differimento del pagamento di tre delle quattro mensilità che la società bianconera avrebbe dovuto corrispondere ai suoi calciatori. Avviata lo scorso dicembre, l’indagine denominata “Prisma” coinvolge l’intero apparato dirigenziale della Juventus.
Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Giovanni Re, Stefano Cerrato, Cesare Gabbasio e Stefano Bertola sono stati iscritti sul registro degli indagati.