Juventus, dopo l’assoluzione di tutti i club e i dirigenti coinvolti da parte del Tribunale Ficg il processo avrà un secondo grado.
Non c’è ancora da stare tranquilli. Potrebbe riaprirsi clamorosamente, infatti, il caso plusvalenze dopo l’assoluzione di tutti i 59 dirigenti e degli undici club coinvolti – tra cui la Juventus – arrivata nei giorni scorsi da parte del Tribunale Figc.
La Procura federale ha appena presentato un documento di oltre settanta pagine annunciando, di fatto, il ricorso in Corte sportiva d’appello. Avrà luogo un secondo grado del processo, dunque, con il rischio concreto che si possa ribaltare completamente o in parte la sentenza di assoluzione. L’udienza, come scrive la Gazzetta dello Sport, dovrebbe tenersi tra circa venti giorni. Preferisce non perdere altro tempo la Procura guidata da Giuseppe Chinè. Ha atteso la pubblicazione delle motivazioni, avvenuta lo scorso 22 aprile, per poter immediatamente procedere con il ricorso in appello.
Juventus, l’udienza fissata tra venti giorni
Si era arrivati al proscioglimento, lo ricordiamo, dei vertici della società bianconera, nelle persone di Agnelli, Paratici, Nedved e Arrivabene, e di quelli del Napoli, con in testa il presidente De Laurentiis, dopo un’attenta disamina. Disamina che aveva previsto, tra le altre cose, il confronto con i valori del sito Transfermarkt. Il tribunale in quell’occasione aveva ritenuto che non fosse il caso di procedere perché non convinto del metodo che la Procura aveva adottato per definire il valore dei giocatori coinvolti nel caso.
Era stato decretato che non fosse un valore attendibile al punto da dimostrare un illecito. “Il libero mercato – questo fu detto in proposito – non può essere guidato da un metodo valutativo che individui e determini il giusto valore di ogni singola cessione”.