Calciomercato Juventus, braccio di ferro con il Toro: spunta la “dead-line”

Calciomercato Juventus, braccio di ferro con il Toro e dead-line fissata. Di seguito tutti gli aggiornamenti.

Non solo entrate finalizzate al migliorare la squadra o uscite dolorose. I prossimi mesi bianconeri saranno caratterizzati anche dalla ricerca di giuste soluzioni che permettano di sfoltire la rosa in modo intelligente e ricavare la giusta linfa da investire con ponderatezza sul mercato nelle prossime settimane.

Calciomercato Juventus
Massimiliano Allegri ©LaPresse

Non solo Dybala, Chiellini o Bernardeschi, dunque, ma anche diversi giocatori destinati a lasciare il Piemonte in modo definitivo così da depennare nomi costosi dal libro paga di Agnelli o, ancora, permettere ai più giovani di giocare e crescere con maggiore continuità. C’è poi una situazione da monitorare con particolare attenzione e che potrebbe portare a non poche discussioni e novità nei prossimi giorni.

Calciomercato Juventus, futuro Mandragora tra tira e molla e scadenze

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Rolando Mandragora ©LaPresse

Ci riferiamo a quel Rolando Mandragora che, una volta aver lasciato la sua Napoli, ha visto la sua carriera dipingersi quasi sempre di bianconero. Da anni di proprietà della Juventus, l’ex Udinese ha sciorinato il suo maggior talento in Friuli, prima che il percorso di crescita fosse macchiato da quel grave infortunio che lo ha tenuto fuori per molto tempo.

Ancora sotto ingaggio degli Agnelli, ha giocato l’ultimo anno a Torino, questa volta sponda granata, in seguito ad un prestito con possibilità di riscatto fissata a 9 milioni di euro. Condicio sine qua non, però, l’arrivo a 20 partite stagionali da titolare. Una quota che Mandragora ha rasentato, grazie alle 15 apparenze ottenute fino a quell’infortunio al menisco che ha poi impedito lui di superare quota 16.

Secondo “La Stampa“, l’accordo tra granata e Juventus prevede una vera e propria dead-line, fissata al 17 giugno. Attualmente la Vecchia Signora chiede 14 milioni di euro mentre Cairo non rilancia oltre gli 8. Dopo il 17, però, i piemontesi perderanno questa sorta di lista preferenziale garantitagli dai cugini ed è tutt’altro che da escludersi l’inserimento di nobili realtà quali Roma e Fiorentina.

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