Calciomercato, sulle colonne della Rosea viene fatta un’approfondita analisi della campagna acquisti della Signora.
Sta lentamente prendendo forma la nuova Juventus. Quella che dovrà giocoforza riscattare due annate al di sotto delle aspettative e in cui è sembrata regnare una grande confusione. In particolar modo a livello di progettualità: in pochi mesi i bianconeri sono transitati da Maurizio Sarri a Massimiliano Allegri – due allenatori dalle filosofie diametralmente opposte – passando per l’esordiente Andrea Pirlo, che ha “ballato” solo per una stagione, per poi essere immediatamente accantonato nonostante avesse portato due trofei. Anche in merito alla vicenda CR7, la Juventus non ha dimostrato di avere le idee chiare.
L’enorme investimento per portare a Torino il portoghese ha finito per pesare sulle casse societarie – 60 milioni lordi d’ingaggio – ma la strategia del “tutto e subito” non è servita a mettere le mani sull’ambita Champions League. Salutato il fenomeno lusitano, sembrava che la Juve si fosse quasi pentita di quella scelta, tornando a puntare su giovani di grande prospettiva e non ancora affermati come Vlahovic, acquistato a gennaio dalla Fiorentina.
Calciomercato, “gli acquisti di Di Maria e Pogba sconfessano la strategia bianconera”
Ma i recenti arrivi di Di Maria e Pogba – due acquisti, di fatto, “alla Ronaldo” – sconfessano nuovamente Federico Cherubini e i suoi uomini, andando a delineare una nuova inversione di tendenza. Un’incoerenza che fa notare anche la Gazzetta dello Sport, lanciando addirittura una provocazione. “Perché a questo punto la Juventus non prova a riprendere Ronaldo?”, si chiedono alla Rosea. “Il ritorno di Pogba e l’ingaggio del 34enne Di Maria – scrive Vernazza della Gazzetta – ci parlano di una restaurazione e non di una rifondazione. Tanto valeva tenersi Ronaldo, se l’obiettivo era (è) vincere subito”. Il giornalista sottolinea poi come un “trio Pogba-Di Maria-Ronaldo avrebbe un suo perché e sgraverebbe Allegri dall’obbligo del gioco, e Vlahovic potrebbe crescere con calma. È una provocazione, la Juve non riprenderà Ronaldo, prigioniero del suo ego. CR7 vorrebbe andarsene da Manchester per giocare in Champions, ma le proposte di livello scarseggiano”.