Juventus, l’infortunio accorso a Pogba e la relativa operazione agitano la vigilia della sfida con il Psg.
L’esordio in Champions League contro il Psg è alle porte, ma in casa Juventus le attenzioni sono rivolte anche alla situazione concernente Paul Pogba, che nella giornata di ieri ha deciso di sottoporsi alla menisectomia, che lo terrà verosimilmente fermo ai box per circa 40-60 giorni.
Una doccia gelata per Max Allegri, che non potrà avere a disposizione il fiore all’occhiello dell’ultima campagna acquisti fino alla ripresa post Mondiale. Una situazione che chiaramente non è stata digerita positivamente dall’ambiente Juve, con Allegri che già a margine del vernissage di Villar Perosa aveva palesato un certo fastidio per la scelta presa dal “Polpo” di affidarsi a quelle terapie conservative che gli avrebbero dovuto garantire il ritorno in campo tra due settimane. Ed invece il test sul campo di allenamento della Continassa non ha sortito gli effetti sperati: rientrando negli spogliatoi, Paul ha avvertito dolore, ed è quindi stato spinto dallo staff medico bianconero a sottoporsi all’operazione.
Juventus, Pogba e le parole di Sabatini sull’infortunio
Si tratta di un episodio che chiaramente non può passare inosservato, e che ha avuto una certa risonanza mediatica, creando i presupposti per accesi dibattiti. Intervenuto nel corso della diretta di “Radio Radio”, il giornalista di Mediaset Sandro Sabatini ha espresso le sue considerazioni in merito, non lesinando critiche alla scelta del calciatore e alla presa di posizione (che non c’è stata) da parte della società. Ecco le sue parole: “Se ci fossero stati due come Moggi e Giraudo nella dirigenza, la gestione del caso Pogba sarebbe stata decisamente più autoritaria. Oggi (ieri, ndr) si è optato per un approccio diverso, con due pareri medici posto, alla fine la decisione sul suo corpo spetta al giocatore. Fossi nella Juventus, al consigliere medico di Pogba di Pogba chiederei i danni: lo stipendio dei 40 giorni che ci hai fatto perdere, pagalo te.“