Juventus, il gesto con il quale Angel Di Maria si è rivolto ad Arkadiusz Milik non è passato inosservato: “Perché?”.
Clamoroso tonfo casalingo della Juventus, che dopo venti minuti disputati ad alti livelli, si sgretola letteralmente al cospetto di un Benfica abile a limitare i danni all’inizio, si presta alla risalita inesorabile degli uomini di Schmidt, che prima la pareggiano con Joao Mario al tramonto del primo tempo, e poi la spuntano grazie alla zampata di David Neres.
Neanche l’ingresso in campo di Di Maria ha contribuito a rimescolare le carte in tavola. “El Fideo” ha provato a rianimare la squadra con un paio di giocate delle sue, ma prima l’ingenuità di De Sciglio, e poi la ghiotta occasione fallita da Bremer gettano tutte alle ortiche, con Perin che però riesce a metterci una pezza evitando un passivo che sarebbe potuto essere anche più largo. E pensare che la gara era stata indirizzata sui binari giusti nuovamente da Arkadiusz Milik, che con un’incornata delle sue aveva trovato un goal dei suoi. Nel secondo tempo, però, Allegri ha deciso di togliere dal campo il polacco, per inserire Kean: una scelta che non ha digerito neanche Di Maria, che al fischio finale rivolgendosi all’ex attaccante del Marsiglia gli ha rivolto una domanda emblematica: “Perché“, accompagnandolo con il gesto della sostituzione.
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