Juventus, del gesto di Di Maria a quella cosa impossibile: Milik dice tutto

Juventus, alla fine della gara di ieri sera Milik ha parlato ai microfoni di Sky: l’attaccante ha svelato tutto quello che è successo alla fine

“Cose che restano tra di noi, non voglio commentare”. Milik ieri ha dimostrato ancora una volta di avere avuto un impatto importante con nella Juventus con il terzo gol siglato in poche apparizioni. Quattro, a dire il vero, visto che noi contiamo quello contro la Salernitana di domenica scorsa che ancora non si capisce perché è stato annullato. La prima frase che trovate in questo articolo è la risposta dell’ex Napoli e Marsiglia alla domanda su cosa alla fine gli abbia detto Di Maria. Qualcuno ha provato a leggere il labiale. Questo comunque è stato il commento del giocatore, che ovviamente non poteva dire altro.

Juventus
Milik ©️LaPresse

Quello che invece ha commentato è stato il risultato. La seconda sconfitta consecutiva in Champions League – mai successo, ribadiamo, che la Juve perdesse le prime due uscite nel girone – che mette a rischio la qualificazione. Anzi, che la complica terribilmente.

Juventus, le parole di Milik

Juventus Di Maria
Angel Di Maria ©LaPresse

“Abbiamo meritato questa sconfitta, abbiamo meritato questo risultato, sicuramente un risultato deludente per noi. Abbiamo fatto 20-30 minuti davvero positivi a inizio partita, abbiamo fatto gol, abbiamo creato occasioni, avevo la sensazione che avevamo il controllo della partita, poi in un momento abbiamo perso qualcosa”.

“E’ difficile dirlo a parole, non è un problema di preparazione fisica – ha sottolineato ancora – perché mezz’ora è impossibile essere in calo fisico, è difficile trovare le parole. Siamo molto delusi per il risultato, dobbiamo lavorare ancora più duramente, continuare a lavorare duramente perché questo è l’unico modo per uscire da questa situazione”. Insomma, in poche parole scatta qualcosa nella testa dei giocatori che non permette di andare avanti, non permette di essere in grado di gestire una gara che, come ha detto il polacco, sembrava davvero in controllo. Una cosa, questa, non da Juventus.

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