Juventus, si è conclusa l’indagine della Federazione sui fatti di Parigi. Non arrivano buone notizie per il club bianconero.
Che la Uefa potesse decidere di usare il pugno duro, lo si era già intuito al termine della partita. La Federazione, si sa, di solito non transige su cose di questo genere. E difatti era solamente una questione di tempo perché la società bianconera fosse sanzionata. Da qualche minuto è arrivata anche l’ufficialità. Alla Juventus costeranno cari i comportamenti inqualificabili di alcuni suoi “tifosi” – si fa per dire – protagonisti in negativo nella notte del Parco dei Principi, teatro due settimane fa della sfida di Champions League con il Psg.
Il rapporto arrivato sul tavolo dell’Uefa, del resto, non lasciava spazio a dubbi. Ululati, saluti romani e cori di discriminazione territoriale nei confronti di Napoli e dei napoletani, compreso il portiere dei parigini Gianluigi Donnarumma, originario di Castellammare di Stabia. Il motivo? La forte amicizia tra la tifoseria organizzata del Psg e quella partenopea. Incastrate dai video, quattro persone erano state identificate e poi arrestate dalla polizia “per pubblica provocazione all’odio razziale all’interno dello stadio”. E adesso? La Uefa ha imposto la chiusura parziale (1000 posti) del settore dove solitamente è presente la parte della tifoseria più calda e la vendita vietata ai propri tifosi dei biglietti per la prossima trasferta. Ma non finisce qui: c’è anche un’ammenda di 15mila euro. Per entrambe le sanzioni c’è in ogni caso il beneficio della sospensiva, che scatterebbe con nuove infrazioni.