Juventus, il futuro di Max Allegri è sempre più un rebus: la sconfitta di San Siro ha definitivamente riaperto il caso.
Doveva configurarsi come la partita della svolta, ed invece quella del Meazza rischia di configurarsi come l’ultima tappa stagionale di una Juventus che rischia a questo punto della stagione di essere già fuori da tutto. I bianconeri sono stati letteralmente spazzati via da un Milan che, benché incerottato e pieno di defezioni importanti, è riuscito a mettere sotto un qualcosa di molto lontano dal poter essere considerata una squadra.
13 punti nelle prime 9 partite sono un bottino oggettivamente troppo magro per chi partiva ai nastri di partenza con i favori del pronostico. Nessuna vittoria nelle prime 4 gare di campionato, come non accadeva dalla stagione ’33-34, con un passo e mezzo fuori dalla Champions League. Attacco desolatamente spuntato, manovra nuovamente priva di idee e mordente. Sembrerebbe la lista di un de profundiis troppo difficile da ascoltare anche per il più accanito degli anti-Allegri, ed invece rispecchia la triste realtà in casa bianconera.
Juventus nel baratro, Allegri e quel gesto delle dimissioni
Impossibile non attribuire ad Allegri una parte cospicua delle responsabilità della mancanza di crescita di un collettivo nel quale anche gli interpreti più tecnici faticano ad emergere. Nelle dichiarazioni post partita, il tecnico livornese ha ribadito nuovamente un concetto espresso a più riprese già in altre circostanze: “Zitti e pedalare”, ma la sensazione è che ormai non ci creda più neanche lui. Martedì, qualora non si dovesse riuscire a battere il Maccabi Haifa, la Juve probabilmente si ritroverebbe fuori dalla Champions League, ed a quel punto l’ipotesi di un divorzio da Allegri potrebbe diventare di stretta attualità.
Il tecnico livornese è legato alla “Vecchia Signora” da un contratto in scadenza nel 2025, e percepisce circa 9 milioni di euro a stagione, bonus compresi. Difficile, se non impossibile, che Agnelli decida di compiere il grande passo di esonerare Max. Le strade potrebbero dividersi, però, se fosse proprio ad Allegri a fare il primo passo, chiedendo le dimissioni. Scenario auspicato ad esempio da Luca Momblano, che sul suo profilo Twitter ha scritto: “Allegri deve fare il gesto, poi tocca rispondergli sinceramente: siamo uomini”.”