Torino-Juventus, l’attaccante serbo ha deciso la stracittadina con i granata con un zampata a quindici minuti dalla fine.
Le pesanti critiche post Milan e Maccabi Haifa non avevano risparmiato neppure lui. Anche Dusan Vlahovic, arrivato in pompa magna lo scorso gennaio dalla Fiorentina per circa ottanta milioni di euro, era finito nell’occhio del ciclone dopo la batosta di San Siro e quella subita in Champions League nella trasferta israeliana. Inevitabile se consideriamo che la Juventus è rimasta a secco di gol in entrambe le occasioni. E che su uno di quelli incassati – il 2-0 siglato da Brahim Diaz che ha permesso ai rossoneri di Stefano Pioli di chiudere la partita – c’è pure lo “zampino” dell’attaccante serbo, propiziatore della ripartenza milanista con un retropassaggio sbagliato.
Due prestazioni sottotono cancellate dalla rete decisiva che ha permesso alla squadra di Massimiliano Allegri di tornare a rifiatare dopo una settimana in apnea. Lo ha fatto proprio in una della partite più importanti: il derby con il Torino. Un’eventuale sconfitta avrebbe potuto fare da detonatore e far implodere definitivamente il gruppo ma la Signora, nell’ora più buia, si è appoggiata al suo cannoniere. A quindici minuti dalla fine il gol che piega i granata di Ivan Juric e consente alla Juve di mettere le mani su tre punti importantissimi.
Una volta gonfiata la rete, ecco la solita esultanza rabbiosa da parte del giovane ed esuberante attaccante di Belgrado. E non poteva essere altrimenti, considerato il bisogno di sfogare la frustrazione accumulata negli ultimi giorni. A fine match Vlahovic si è presentato ai microfoni di DAZN, con la voglia di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Sapevamo bene che non sarebbe stato una partita semplice – ha detto il serbo – Il Torino è una squadra molto tosta e merita i nostri complimenti. Ma a noi serviva vincere per riprendere il cammino, ora dobbiamo continuare così e dare continuità a questo successo”.
Vlahovic ha poi risposto in maniera stizzita alla domanda sul rapporto tra il gruppo e il tecnico Allegri, dopo le voci di una possibile rottura. “Queste sono domande banali – ha affermato in maniera alquanto scocciata – Certo che seguiamo l’allenatore. A tutti può capitare un periodo difficile ma oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare”.
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