Secondo round Ronaldo: l’attacco è uno di quelli che resteranno impressi. Nel contesto coinvolti anche la Juventus e Massimiliano Allegri
Più che una serie, di quelle belle, una soap opera, di quelle del primo pomeriggio dopo il caffè e prima del sonnellino post prandiale. Insomma, una cosa di bassa qualità. L’intervista che ha rilasciato Ronaldo nei giorni scorsi e che sembrerebbe non essere stata autorizzata dal Manchester United, è stata “venduta” appunto a puntate per aumentare l’appeal. E hanno fatto centro. Ora, se nelle prima parte il portoghese si è soprattutto concentrato sulla questione del “rispetto” che ten Hag non gli ha dato, nella seconda puntata è stato un attacco al Manchester United. Clamoroso diremmo anche vista la portata del club. Che intanto ha preso le contromisure togliendo la gigantografia davanti Old Trafford.
Stavolta, come detto, il portoghese si è concentrato sulla situazione societaria dello United e di quello che non è mai stato migliorato nel corso di questi anni di assenza. E cita anche la Juve CR7, in senso positivo.
Secondo round Ronaldo, “Allegri tra i migliori”
Il ritorno in Inghilterra non è stato come se lo aspettava. Il passaggio è chiaro ed è una seconda stoccata pure a Rangnick, già preso di mira nella prima puntata di questa soap opera. “Sono stato al Real 9 anni e 3 alla Juventus. E quando sono arrivato pensavo sarebbe stato tutto diverso, la tecnologia, le infrastrutture e tutto il resto. Sono sempre stato allenato dai migliori al mondo: Zidane, Ancelotti, Mourinho, Santos, Allegri“.
In poche parole un clamoroso attacco a quello che è il momento dello United anche sotto il profilo societario con una società ancorata a quelle che sono delle dinamiche ormai passate e che difficilmente possono aiutare a vincere. Sì, alla Juve Ronaldo non ha vinto quello che tutti noi speravamo, e vale a dire la Champions League, ma il ricordo è rimasto indelebile. Anche se è passato dalla Continassa oggettivamente per poco tempo.