Allegri “erede” di Agnelli: il blitz dell’ex presidente a cena e l’incarico affidato al tecnico dopo che erano state “rifiutate” le dimissioni
Il nuovo corso è già iniziato. Non solo per la Juve. Ma anche per Allegri. Erede di Agnelli in poche parole e secondo anche quanto scritto dalla Gazzetta dello Sport. Sì perché oltre il summit di mercato con Cherubini – chissà se i bianconeri si potranno muovere a gennaio – a cena, la sera, insieme a due, si è presentato anche il massimo dirigente dimissionario. Quasi per consegnare la sua ex squadra nelle mani del tecnico.
Agnelli ha voluto fortemente il ritorno di Max sulla panchina perché credeva, e crede, che il livornese fosse l’uomo giusto al posto giusto. Lo ha difeso a spada tratta nei momenti peggiori della stagione (dopo Maccabi sembrava vicino l’esonero) e nel momento in cui è tornato alla base lo ha blindato con un contratto ricchissimo.
Allegri erede di Agnelli, il blitz a cena
Allegri sa bene che in qualunque altra squadra dal blasone come quello juventino dopo la debacle in Champions sarebbe stato esonerato. Come esempio prendiamo il Chelsea che ha mandato via Tuchel dopo la legnata contro la Dinamo Zagabria alla prima uscita. Ed è per questo che sente ancora maggiore responsabilità in questo momento così delicato della storia bianconera. Il suo compito secondo il quotidiano sarà quello di tenere unito principalmente un gruppo scosso dalla notizia. E poi ovviamente qualificare la squadra alla prossima di Champions.
Il tecnico sente di dover “dare” qualcosa ad Agnelli. Per la fiducia e per l’amicizia sincera che unisce i due. Un peso maggiore. Un peso che Allegri deve portare fin quando le acque non si saranno calmate in qualche modo.