TV PLAY | La “carta nera” che inchioda la Juventus: “Sono sbalordito”

TV PLAY | La “carta nera” che inchioda la Juventus, l’esperto di finanza ha parlato delle questioni che attanagliano i bianconeri.

L’inchiesta “Prisma” assomiglia tanto ad un vulcano in eruzione. La cui lava in questo momento investe indistintamente tutto il mondo Juventus e lo fa a più livelli, chiamando in causa anche ex dirigenti che oggi non ne fanno più parte. Uno su tutti Fabio Paratici, attuale direttore sportivo del Tottenham. Nelle scorse ore diversi quotidiani, sportivi e non, hanno pubblicato le intercettazioni che riguardano sia direttamente che indirettamente l’attuale uomo-mercato degli Spurs. Significativo il passaggio in cui Federico Cherubini, che nell’estate 2021 ne ha preso il posto, va giù duro sul suo operato.

TV PLAY | La “carta nera” che inchioda la Juventus: “Sono sbalordito”
Paratici ©️Ansafoto

Queste le sue parole – riferendosi a Paratici – durante una conversazione con il manager dell’area finanziaria Bertola: “In due anni hai buttato tutto alle ortiche: 700 milioni messi dagli azionisti. Hai messo tutto a rischio. Perché un giorno hai deciso mandare via due persone che probabilmente era giusto mantenere”. E non finisce qui. “Siamo stati arroganti sul mercato – dice ad un altro dirigente – E con Cristiano Ronaldo si è innescato il nostro circolo vizioso, perché i soldi di Pogba li abbiamo spesi per pagare due clausole. Paratici a marzo parlava di fare 300 milioni di quelle (plusvalenze, ndr). Ti giuro che tornavo a casa e mi veniva da vomitare solo al pensiero”.

TV PLAY | La “carta nera” che inchioda la Juventus, Calcaterra severo sulla vicenda intercettazioni

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Cherubini ©️LaPresse

Un modo di fare sicuramente singolare, visto che il pericolo di essere intercettati telefonicamente è sempre dietro l’angolo. A tal proposito si è chiesto come Cherubini e gli altri potessero aver commesso un’ingenuità del genere Bettino Calcaterra, presidente dell’Inter Club Ganassa e uomo di finanza, intervenuto a calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay. “Rimango sbalordito dalla presenza di un libro nero – ha detto – e che gli inquirenti sarebbero stati fortunati nel trovare un’intercettazione di una telefonata con una linea lasciata aperta dove avrebbero sentito dialoghi della dirigenza bianconera. Questa superficialità mi lascia perplesso. Sapevano di essere intercettati, non è la prima volta che gli inquirenti controllano le telefonate. Sul discorso dell’aggiotaggio, la Juventus è quotata in borsa e per una società quotata in borsa ci vuole ancora più attenzione del normale”.

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