Per la Juventus si preannunciano mesi molto caldi, sia dal punto di vista societario che da quello sportivo. Non cambiano gli obiettivi.
E’ chiaro che in questa fase si parla molto della società bianconera, specie all’indomani delle dimissioni dell’intero cda e del presidente Agnelli. Il giornalista Giovanni Capuano è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it nella trasmissione TvPlay in onda su Twitch parlando proprio delle vicende bianconere. “Le carte della procura di Torino mostrano cose che meritano di essere approfondite. Certamente ci deve essere un processo sportivo e immagino penale. Fatta questa premessa, ho trovato surreale alcune pieghe che ha preso il dibattito. Ho visto qualcuno ricostruire l’albo d’oro degli anni, parlare di campionato falsato e condizionato dal sistema per cui esiste un club cattivo, la Juventus, che si permette di avere alleanze di mercato, come Udinese, Atalanta, Sassuolo…Il tema dello “Scansuolo” e della Scans – Storia che da anni si rincorre nei bar sulla Juventus”.
“Ho messo insieme dati per capire l’entità di questo condizionamento. E’ venuto fuori che dal 2011 la Juventus con queste squadre della sua galassia ha più o meno ottenuto la stessa media punti ottenuta con tutte le altre. Quando è stata dominante ha vinto spesso, quando ha cominciato ad avere problemi la media si è abbassata” spiega il giornalista.
Capuano va con i piedi di piombo riguardo le inchieste in corso. “Ammiro chi è convinto di avere la verità in tasca. Ammiro chi ha già deciso che la Juventus debba essere penalizzata o retrocessa. Ho il sospetto che siano li stessi dieci mesi fa volevano condannare per la questione plusvalenze, ma nessuno è stato condannato. Chiaro che la Juventus dovrà rispondere sportivamente, ma non ho la certezza che dal punto di vista sportivo ci sia la ricaduta che si immaginano. dentro quelle carte ci sono cose date in pasto cose che non hanno questa grande rilevanza, come la galassia Juventus di cui parlavamo prima. Tutte le grandi hanno canali preferenziali” spiega ancora Capuano alla TvPlay.
“Troverei sbagliato da parte della procura immaginare di partire con il processo sportivo. L’esperienza del 2006 dovrebbe insegnare qualcosa. E’ chiaro che la Juventus avesse responsabilità, ma anche che sia stato giudicato in modo incompleto. Io credo che avere fretta ora significa commettere lo stesso errore fatto in estate. E’ stato un processo prematuro quello sulle plusvalenze. Se venisse aperto con le nuove carte potremmo discutere su qualcosa di nuovo, ma non penso sia possibile farlo. Lancio una provocazione. – spiega ancora il giornalista – Facciamo il processo sportivo alla Juventus sulla manovra stipendi o discutiamo dei rapporti con gli altri club? Il pizzino di Percassi fa parte del processo sportivo o no? Entra anche l’Atalanta? Nel 2020 c’è un altro club che ha fatto un comunicato uguale a quello della Juventus. Ci vogliamo prendere tempo per capire? Stiamo discutendo di cose che meritano di essere approfondite. Andiamo di fretta per capire la responsabilità della Juventus o ci prendiamo tempo per raccogliere, capire e valutare? Io penso sia la seconda. Ho l’impressione che si stia creando il sentimento popolare per andare a decidere velocemente e sanzionare”.
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