Juventus-Udinese, un’altra vittoria di “corto muso” per il tecnico livornese, momentaneamente a -4 dal Napoli capolista.
All’inferno e ritorno, in meno di tre mesi. Massimiliano Allegri si farà una risata ripensando a quello che ha dovuto passare lo scorso ottobre, travolto dalle critiche per via di una squadra che non decollava, che sembrava ormai fuori dalla lotta per lo scudetto. E che, soprattutto, abbandonava la Champions League ai gironi per la prima volta dopo 9 anni.
C’è stato un momento, infatti, in cui l’allenatore livornese era finito a un passo dall’esonero. E quel momento è proprio la sconfitta con il Milan, l’ultima subita dai bianconeri in campionato. Da allora è scattato qualcosa. Qualcuno dice fortuna, ma non si vincono otto partite di fila solo perché la dea bendata ha deciso di stare dalla tua parte. Lo scenario, intanto, si è completamente capovolto. La Juventus ha appena vinto la sua ottava partita consecutiva e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Alla legge dello Stadium – e del “corto muso” – si è dovuta arrendere anche l’Udinese, castigata al minuto 86 da un gol di Danilo.
Juventus-Udinese, Allegri non si contiene: giallo per “invasione” di campo
E di conseguenza la posizione di Allegri sulla panchina della Juventus è di nuovo più salda che mai. L’allenatore bianconero, prima dell’inizio del match coi friulani premiato come miglior allenatore del mese di novembre, si sta prendendo le sue rivincite.
Non è passato inosservato neppure il suo duro sfogo a fine partita, con la vittoria ormai in cassaforte, che gli è costato l’ammonizione. L’arbitro Marchetti infatti ha sanzionato Allegri con il cartellino giallo per essere entrato in campo urlando. Ce l’aveva con tre dei suoi giocatori, “colpevoli” di non aver saputo gestire un paio di palloni. Insomma, un Max incontentabile nonostante la sua Juve continui ad accumulare vittorie su vittorie.