Allegri non lascia, raddoppia: nuovo accordo con la Juventus

Questa fine del mese di gennaio sarà un molto importante per la Juventus di Allegri se non solo in ottica calciomercato.

La pesante penalizzazione di 15 punti che è stata inflitta alla squadra bianconera ha senz’altro scombussolato i piani di questa seconda parte della stagione, quantomeno per quanto riguarda il campionato di serie A.

Allegri non lascia, raddoppia: nuovo accordo con la Juventus
Massimiliano Allegri pronto a rinnovare con la Juventus? @LaPresse

La Juventus infatti può ambire a vincere l’Europa League o la Coppa Italia, ma sembra quasi impossibile che possa riuscire a lottare per il quarto posto in graduatoria. Quello che garantisce un piazzamento utile per la prossima edizione della Champions League e di conseguenza anche degli importanti introiti economici da mettere a bilancio. Quanti hanno ormai solamente pochi giorni al gong finale delle trattative e in casa bianconera per adesso non si sta parlando molto di acquisti e cessioni. Attenzione però al rush finale che potrebbe vedere qualche sorpresa. In casa Juve in ogni caso si guarda essenzialmente al futuro.

Juventus, per Allegri in arrivo un rinnovo fino al 2027?

Si è parlato molto nelle ultime settimane di come il club possa fare scelte diverse per la panchina, con i nomi di Antonio Conte e Zidane indicati da molti come successori di Allegri. Tuttavia il quadro sembra essere nuovamente mutato, almeno così riporta La Gazzetta dello Sport.

Allegri non lascia, raddoppia: nuovo accordo con la Juventus
Allegri sulla panchina bianconera

Il tecnico è legato da un contratto con il club torinese fino al 2025 e il suo rapporto con la Juventus potrebbe continuare ancora più a lungo. John Elkann infatti alla vigilia del match con l’Atalanta avrebbe incontrato l’allenatore livornese confermando la massima fiducia nel suo operato. Ad Allegri sarebbe stato chiesto di aprire un nuovo ciclo, alla guida di una squadra giovane e ambiziosa. Con la società pronta ad allungare l’accordo per altri due anni, fino al 2027. Un “mandato di ricostruzione” per lui a conferma di quanto sia stimato dalla dirigenza.

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