Game, set and match: il rinnovo è ormai a un passo per il versatile centrocampista che tanto piace ai bianconeri.
Le trattative più importanti – vedi quelle riguardanti Marcos Alonso, Balde, Gavi e Iñaki Peña – sono già state chiuse. Restano da sbrigare, ora, le “pratiche” meno urgenti, quelle che seppur non prioritarie necessitano ugualmente di una certa attenzione.
In cima alla lista delle cose da fare nella società blaugrana c’è, ora, trovare una soluzione al “problema” Sergi Roberto. Soluzione che, a quanto pare, sarebbe stata individuata proprio qualche ora fa. Il suo contratto scade tra 4 mesi, a giugno 2023, ma per quanto fosse risaputo che Xavi lo volesse ancora al suo fianco, le trattative non sono state affatto semplici. La sua permanenza a Barcellona era subordinata alla composizione della rosa e al fatto che con Bellerín uscito di scena la squadra non avesse più un difensore esterno.
Game, set and match: Sergi Roberto pronto a dire sì ai blaugrana
La dirigenza ha setacciato le giovanili in cerca di nuovi profili su cui tuffarsi a capofitto, ma a quanto pare non ha trovato ciò di cui era in cerca. Da qui l’idea di far contento Xavi e di tenere Sergi Roberto, che piace al tecnico perché versatile e risolutivo nei momenti che contano. E così, lasciando a bocca asciutta i club che intendevano mettere le mani su di lui, il Barça ha avanzato la sua proposta.
A darne notizia è stata, con un tweet, la giornalista sportiva Helena Condis Edo, che ha fatto sapere che la firma per il rinnovo del contratto del centrocampista sarebbe ormai imminente. In base agli accordi presi, Sergi Roberto resterebbe al Camp Nou fino al 2024, ma a condizioni abbastanza diverse da quelle contemplate dal suo contratto ormai in scadenza. Percepirà uno stipendio inferiore, ma di poco differente da quello a lui corrisposto già da aprile. Da quando cioè i salari sono stati ridotti del 40%, da sommare ad un opzionale per le partite giocate. Il terzino destro era ben consapevole del fatto che rimanere al Barellona significasse accettare delle condizioni economiche non troppo vantaggiose, ma tant’è. Niente da fare, dunque, per la Juventus. Che pareva pronta ad accoglierlo a Torino e ad includerlo nei suoi progetti futuri.