Guardiola in Serie A ma non alla Juventus, la posizione del tecnico è tornata ad essere in bilico dopo le accuse al Manchester City.
In Inghilterra ormai da qualche giorno è scoppiata una vera e propria “bomba”. Per il momento non ha fatto alcun danno, ma non è detto che non possa riuscirci in un prossimo futuro. Stiamo ovviamente parlando del Manchester City, in settimana accusato di aver violato il fair play finanziario a più riprese tra il 2009 e il 2018.
E cioè da quando il club fu acquistato dallo sceicco Mansour, riuscito a suon di sterline a portare in poco tempo una squadra che fino a quel momento aveva fatto solo da comparsa in Premier League ad essere una big del calcio mondiale. Per i Citizens una bella grana da risolvere, che nella peggiore delle ipotesi potrebbe determinare la cancellazione dei titoli vinti nelle stagioni cosiddette “incriminate”. Se poi il Manchester City dovesse addirittura retrocedere sarebbe ovviamente un cataclisma per l’intero calcio inglese. Sono tuttavia degli scenari apocalittici che non fanno paura al suo allenatore Pep Guardiola. In un’intervista il tecnico catalano si è espresso a proposito di quello che è successo al suo club: “Non so cosa accadrà, ma sono convinto della nostra innocenza. Se poi decideranno per la nostra retrocessione, non sarà un problema, il Manchester City è già stato nelle serie inferiori in passato. Io ho intenzione di restare qui”.
Guardiola in Serie A ma non alla Juventus: il Milan sogna il tecnico catalano
Eppure in Spagna sono convinti che davanti ad un simile scenario Guardiola potrebbe lasciare il suo incarico. Secondo todofichajes.com, l’ex allenatore del Barcellona è tentato da un’avventura in Serie A, campionato che ha conosciuto da giocatore, quando a fine carriera ha vestito le maglie del Brescia e della Roma.
Non sarebbe la Juventus però la destinazione di Guardiola, già accostato ai bianconeri nell’estate dell’arrivo di Maurizio Sarri. L’attuale tecnico del Manchester City siederebbe sulla panchina del Milan, che a fine stagione potrebbe salutare Stefano Pioli, in particolar modo se i risultati continueranno ad essere così deludenti.