Bordata nei confronti della Juventus: la sentenza del giornalista: “La penalizzazione ha un nome”
La Juventus vince una gara importante e molto sentita contro la Fiorentina, regalando una gioia ai tifosi dell’Allianz Stadium, in un momento ancora molto delicato.
I bianconeri stanno provando a reagire sul campo ai 15 punti di penalizzazione che potrebbero non rappresentare la sentenza definitiva. La reazione, se pur parziale con l’Atalanta, era stata vanificata dalla pesante sconfitta contro il Monza. Poi, però, sono arrivati tre successi consecutivi: in Coppa Italia con la Lazio (accesso alla semifinale contro l’Inter) e in campionato contro Salernitana e Fiorentina. Vittorie che danno morale e che permettono alla Juventus di guardare, almeno per adesso, al settimo posto che dista un punto. Le critiche a Massimiliano Allegri, però, non sono svanite. Anche ieri il tecnico bianconero non si è nascosto al termine della partita, spiegando il suo nervosismo in merito al diverbio con alcuni tifosi sugli spalti. Allegri ha sottolineato il suo fastidio verso i fischi a priori verso alcuni giocatori come Kean, Paredes e De Sciglio e ha espresso il suo dissenso pubblicamente.
In merito all’attuale situazione di Massimiliano Allegri e al suo nervosismo sempre più palpabile è intervenuto il giornalista Tony Damascelli che ha espresso il suo punto di vista sulle colonne de ‘Il Giornale’.
Di seguito le sue parole: “Difficile giocare peggio, la vera penalizzazione per la Juventus è quella portata dal tecnico livornese. La squadra ha un calcio lento, modestissimo, senza idee, come succede da sempre da quando Allegri è tornato a Torino. Adesso si è ritrovato anche investito del problema di comunicare in modo superficiale diagnosi e prognosi di Paul Pogba, visto che i medici non parlano. Lo stato di salute del francese preoccupa, il club pensa alla rescissione senza garanzie, ma in questo momento non è realizzabile”. Ai microfoni di ‘Radio Radio’ Damascelli ha rincarato la dose nei confronti di Allegri: “I fischi allo stadio riguardano non solo i giocatori, ma anche Allegri. Lui è naturalmente portato a difendere il suo gruppo, ma è coinvolto in prima persona. Non ci sono novità sulle critiche alla Juventus, ci sono dei nervi scoperti ed è evidente. L’allenatore sta manifestando apertamente una situazione che per lui sta diventando critica, vive un momento molto particolare. Attualmente è un uomo solo, ben pagato, ma un uomo solo. Lui è lì, chiamato a dover gestire tutto e forse non ne ha le capacità. Si sta rendendo conto che la situazione è molto difficile”.
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