Il campionato di serie A continua a regalare delle emozioni settimana dopo settimana, con la Juventus alle prese con una difficile rimonta.
Gol fa rima con la parola campioni e sono tanti gli appassionati che in ogni weekend si incollano davanti al teleschermo per seguire le azioni della loro squadra del cuore. Quale sarà il futuro del calcio italiano in tv? Ai microfoni di TVPLAY_CMIT ne ha parlato Manuel Follis, giornalista di Milano e Finanza ed esperto sulla questione diritti televisivi.
Che ha svelato come ci sia un nuovo competitor per la serie A. “Si tratta di Amazon prime, che sia interessato è un segreto di pulcinella, ma fa proprio parte della strategia della casa madre. Dovesse succedere una cosa del genere non c’è attualmente un manager italiano per una cosa del genere, penso sia una direttiva di Amazon Europe o addirittura della casa madre. Si potrebbe parlare a lungo della strategia dei servizi di streaming, per quanto riguarda Amazon hanno voglia di entrare nello sport. Ha nella sua strategia l’accelerazione e aumento del pacchetto sportivo e ha una grande potenzialità economica importante, quindi c’è tutta una serie di persone che sperano in Amazon per salvare capra e cavoli, perché c’è sempre il grande dubbio su quanto valgano questi diritti, da qui parte qualunque ragionamento” ha spiegato.
Serie A su Amazon? Le parole di Follis
Follis ha anche spiegato come potrebbe strutturata l’offerta. “Stante la policy attuale dovrebbe essere gratis nell’abbonamento attuale, ma non si può escludere che, per aumentare la reddittività ci siano poi dei pacchetti aggiuntivi. Mia idea personale potrebbe subentrare inizialmente gratis, vedere la risposta e poi decidere di strutturare un pacchetto ad hoc, ma non sono il responsabile italiano. Sarebbe una mossa per entrare in gamba tesa per prendere il polso della situazione e quindi poi capire come muoversi” ha detto ancora il giornalista.
Che ha spiegato anche come difficilmente potrebbe essere ideato un canale della Lega Serie A. “Credo ci sia un bivio. Torno al ragionamento iniziale. Oggi se si va in asta questi diritti non verrebbero mai pagati 900 milioni all’anno da nessuno. A questo punto puoi fare due cose, o trovare attori nuovi come Amazon, oppure valorizzi il tuo prodotto cambiando strategia” ha detto ancora.