Stoccata alla Juventus in conferenza stampa, non è mancato il riferimento all’ambizioso progetto sponsorizzato dall’ex presidente Agnelli.
Uno di fronte all’altro. In conferenza stampa, prima ancora che in campo. Si sono analizzati a vicenda, punzecchiati, talvolta anche elogiati. Ma tutto sommato è andato bene, il “faccia a faccia” tra Christian Streich, tecnico del Friburgo, e Massimiliano Allegri, alla vigilia della gara di andata degli ottavi di finale di Europa League.
Il tedesco non si è risparmiato. Le ha tentate tutte per mettere sotto pressione i bianconeri, a partire da una delle prime dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa: “Loro sono i favoriti – ha detto ai giornalisti – In Italia, a Torino, ci si aspetta che la Juventus vada avanti, ma nel calcio niente è sicuro. Veniamo qui per un buon risultato e per giocare un buon calcio. Domani vedremo come andrà la prima parte di questa sfida”. Secondo le sue previsioni, gli avversari “saranno concentrati e aggressivi dopo quella sconfitta (quella contro la Roma, ndr). Ho la sensazione – ha aggiunto – i bianconeri saranno molto attenti, anche se credo che avranno comunque parecchia pressione. La vittoria dell’Europa League è un loro obiettivo e cercheranno di batterci. Inoltre giocano in casa, i tifosi si aspettano una vittoria, ma faremo in modo che non sia facile per loro ottenerla”.
Stoccata alla Juventus in conferenza stampa, Streich: “Top club poco solidali con i più piccoli”
Durante l’incontro con i giornalisti c’è stato spazio, poi, per una finestra sulla Superlega. Non è la prima volta che Streich ne parla: già nei giorni scorsi, come senz’altro ricorderete, aveva stuzzicato la Vecchia Signora esprimendo la sua opinione tutt’altro che favorevole nei confronti dell’ambizioso progetto “sponsorizzato” da Andrea Agnelli.
“Fantasie irreali. Sono convinto che alcuni grandi club – questo il suo parere – dovrebbero gestire al meglio le finanze attuali, dovrebbero organizzarsi in modo da non ritrovarsi con problemi finanziari. Ci sono grandi club che non sono in una buona situazione finanziaria, la cosa importante è che si mettano in regola. Quando club più piccoli finiscono in situazioni finanziarie difficili per loro è difficile. I club più grandi devono abbinare solidità finanziaria a buone prestazioni, senza abbandonarsi a fantasie irreali – è così che, senza mezzi termini, ha bollato il progetto della Superlega – e poco solidali verso altri club”.