Friburgo-Juventus, tante le emozioni nella sfida di ritorno contro i bianconeri tedeschi, sconfitti già all’andata per uno a zero.
Al netto del margine di vantaggio ottenuto con il preciso e qualitativo colpo di testa di Angel Di Maria sette giorni fa, la trasferta in terra germanica certamente nascondeva non poche ostilità, anche alla luce delle buoni qualità sciorinate all’andata e in grado di spaventare in diverse occasioni gli uomini di Allegri.
Con la solita concretezza e una fame che hanno sempre dimostrato di avere nell’affrontare una competizione che non deve essere assolutamente snobbata, Vlahovic e colleghi avevano chiuso la prima partita con un vantaggio di uno a zero, rappresentante certamente un baluardo da difendere in Germania ma tutt’altro che rassicurante per considerare il passaggio ai quarti di finale come una mera formalità.
Donde, l’atteggiamento attento e concreto dei bianconeri piemontesi, bravi a contenere le offensive avversarie e già nel primo tempo bravi a mettere in difficoltà in diversi momenti la compagine di Streich.
Quest’ultima aveva generato qualche grattacapo nei primi momenti di gara, contraddistinti da un super intervento di Szczesny e, più in generale, da qualche occasione che aveva allarmato le retrovie bianconere.
Bravo e ‘cattivo’ Vlahovic sul calcio di rigore, fondamentale per ridargli fiducia dopo una magra durata troppo tempo e l’annullamento tramite Var sul gol concretizzato qualche minuto prima del penalty. Giusto sottolineare le qualità e l’intelligenza di Fagioli, nonché la buona presenza di Gatti anche in zona offensiva. Dai piedi del difensore ex Frosinone è partito il tiro che ha poi portato al secondo giallo di Gulde e il consequenziale rigore di Dusan.
Contraddistinta dalla superiorità del doppio vantaggio complessivo e dall’inferiorità numerica per l’espulsione di Gulde tra le file tedesche, la seconda frazione di gara è stata felicemente gestita dagli uomini di Allegri, distratti però in qualche circostanza e nei minuti di gestione finale, con consequenziale e iconica reazione del mister.
Oltre alla nota positiva Vlahovic, nei minuti di recupero è arrivato il gol di Chiesa!
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny 9, Gatti 7, Bremer 6,5, Danilo 7, Cuadrado 6,5, Fagioli 7, Locatelli 6,5, Rabiot 6,5, Kostic 6, Kean 6, Vlahovic 7.5
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