Come riportano, proprio, da ‘Calcioefinanza’ Deloitte ha poi concluso la sua revisione con rilievi così: “Sulla base della revisione contabile limitata svolta, ad eccezione degli effetti di quanto descritto nel paragrafo “Manovre sui compensi del personale tesserato relativi alle stagioni sportive 2019/20 e 2020/21” e nel paragrafo “Effetti di operazioni con altre squadre di calcio” della sezione “Elementi alla base delle conclusioni con rilievi”, oltre che dei possibili effetti di quanto descritto nel paragrafo “Possibili effetti di ulteriori operazioni con altre squadre di calcio” della medesima sezione, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Juventus al 31 dicembre 2022 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l’informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall’Unione Europea”.
Tempestiva la risposta della Juventus, che, in una nota, ha voluto spiegare che la relazione di Deloitte “Contiene l’aggiornamento degli effetti economico-finanziari delle qualifiche in ordine alla maturazione degli accordi per le riduzioni e gli incrementi salariali stipulati con il personale iscritto negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, nonché rilievi relativi agli effetti o ai potenziali effetti di operazioni con altre società nate negli esercizi precedenti. I potenziali effetti di tale qualificazione sarebbero positivi, sul piano economico, sia nel primo semestre dell’esercizio in corso che in quello precedente e sarebbero irrilevanti sul patrimonio netto al 31 dicembre 2022; i potenziali effetti sarebbero inoltre sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi precedenti che di quello in corso”.