“Sovvenzioni irregolari”, il club si è appellato alla Commissione Europea per una possibile violazione del Regolamento.
Grane in arrivo per la Uefa e per il suo presidente Aleksander Ceferin, finiti nel mirino di un piccolo club belga, il Royal Excelsior Virton, che milita in seconda divisione.
Ed il motivo è presto detto. Alla società biancoverde – come riporta il quotidiano torinese Tuttosport – non è andato giù il fatto che nelle casse dell’SK Lommel, club iscritto al medesimo campionato, siano finiti ben 16 milioni di euro direttamente da un fondo sovrano di Abu Dhabi. Una somma importante, fondamentale per ottenere la licenza per continuare a partecipare alla Division 1B ed evitare la retrocessione. Il Lommel fa parte della cosiddetta “galassia” di società calcistiche controllate dalla holding che fa capo allo sceicco Mansour, presidente del Manchester City. Il suo nome è City Football Group e ultimamente ha fatto “irruzione” anche in Italia, rilevando la proprietà del Palermo.
“Sovvenzioni irregolari”, il Virton dichiara guerra a Ceferin
Secondo i dirigenti del Virton, dunque, il City Football Group avrebbe violato il Regolamento Europeo n. 2022/2560 “sulle sovvenzioni estere che distorcono il mercato interno”, adottato nel dicembre 2022. Ed ha deciso di appellarsi alla Commissione Europea contro la Uefa, convinto di essere di fronte ad una palese violazione.
Come spiega Tuttosport, il Lommel è uno di quei “club di Stato”, contro cui tempo fa si era scagliato anche il presidente della Liga, Javier Tebas, annunciando azioni legali. Il quotidiano sportivo rivela che le azioni annunciate per ora non hanno portato a nessun risultato rilevante. Secondo Javier Tebas – ricorda Tuttosport – il Qatar (Psg ma anche Kas Eupen, in Belgio), gli Emirati Arabi Uniti – in particolare Abu Dhabi – (Manchester City e altri 11 club in tutto il mondo, di cui 4 nell’Unione Europea) e recentemente l’Arabia Saudita (Newcastle FC) stanno distorcendo l’”ecosistema calcistico europeo”. “Club di Stato” che beneficiano del “doping finanziario”, in particolare attraverso accordi di sponsorizzazione artificialmente gonfiati, ma anche attraverso iniezioni di capitale.