Semifinale di Coppa sospesa, rigettato il ricorso e confermato lo 0-3 a tavolino dalla Corte sportiva d’Appello territoriale.
Minacce, insulti, strattonamenti e persino sputi. Protagonista, suo malgrado, il direttore di gara, finito al Pronto soccorso: quattro giorni di prognosi per lui.
Sì, lo scorso 30 aprile è successo davvero di tutto allo stadio “Luigi Averna” di Riposto, in provincia di Catania, nel match che vedeva opposti i locali e il Supergiovane Castelbuono, valido per la semifinale di ritorno della Coppa Promozione siciliana. Ad avere la peggio è stato l’arbitro Luigi Canicattì della sezione di Agrigento, affiancato dagli assistenti Calabrese e Catanese entrambi della sezione di Messina. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza nei confronti di una figura arbitrale, ormai all’ordine del giorno, specie nelle categorie inferiori e dilettantistiche. I fatti sono i seguenti: a metà primo tempo la squadra ospite, il Castelbuono conquista un calcio di rigore per un fallo di mani; una decisione, quella dell’arbitro, che evidentemente non è andata giù a Filippo Sapienza e a Davide Sapienza, entrambi addetti al servizio d’ordine, scagliatisi contro il commissario di campo.
Semifinale di coppa sospesa, rigettato il ricorso del Riposto
Il direttore di gara è costretto a sospendere il match. Dopo una breve pausa, calmati i bollenti spiriti, si riprende a giocare ma è durante l’intervallo che si scatena il putiferio.
Sapienza, si legge nel referto, “nervoso e agguerrito dopo l’espulsione, si avventa contro il direttore di gara, afferrandogli la maglia, minacciandolo ripetutamente, sbattendolo contro una parete, provocando bruciore ed arrossamento nonché dolore alla cervicale, determinando in tal modo la sospensione definitiva della gara e la necessità di ricorrere a cure presso un Pronto soccorso, la prognosi è di 4 giorni”. La semifinale a quel punto è stata sospesa definitivamente e dopo qualche giorno il Giudice sportivo ha deciso per la sconfitta a tavolino (0-3) per la squadra di casa, il Riposto. Il club catanese ha deciso di fare ricorso ma, come da previsioni, è stato rigettato. Proprio ieri la Corte Sportiva d’Appello Territoriale della LND Sicilia si è espressa, confermando lo 0-3 per il Castelbuono.