Juventus demolita da Chiné, c’è chi va controcorrente ipotizzando una sanzione ancora più pesante di quella precedente.
La Juventus domani sera riscenderà in campo, ospitando la Cremonese all’Allianz Stadium. E farà da “arbitro” in un corsa per la salvezza che si è improvvisamente rianimata. I grigiorossi hanno ormai un piede e mezzo in Serie B e non hanno alternative alla vittoria se vogliono continuare a sperare in un quello che sarebbe un miracolo sportivo.
Gli uomini di Massimiliano Allegri cercheranno invece di consolidare il secondo posto, con la consapevolezza però che tra qualche settimana la classifica sarà quasi certamente di nuovo rivoluzionata. Ormai è assodato che la Corte d’Appello Figc, il prossimo 22 maggio, sanzionerà nuovamente la Signora per le plusvalenze. Le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni, pubblicate lunedì, non lasciano spazio a dubbi. L’organo della giustizia sportiva ha confermato l’intero impianto accusatorio della precedente sentenza. Ma, al tempo stesso, ha chiesto ai giudici federali di ricalcolare la sanzione dopo l’assoluzione di alcuni consiglieri indipendenti. L’unico punto di domanda, dunque, è se sarà confermato il -15 applicato in origine (e poi sospeso) oppure se ci sarà una sostanziale riduzione.
Juventus demolita da Chiné, Marelli fa tremare i tifosi bianconeri
Tutti gli indizi fanno pensare a quest’ultimo scenario, con il procuratore federale Giuseppe Chiné che potrebbe confermare quel -9 iniziale, poi “lievitato” al termine dell’udienza.
Ma c’è anche chi la pensa diversamente e non è così, se vogliamo, ottimista. Stiamo parlando dell’ex arbitro Luca Marelli, commentatore arbitrale di DAZN, che in queste ore parlando di Juventus-Cremonese ha detto la sua sulle motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni. “La Juve vive in questo limbo sapendo che ci sarà la penalizzazione che dovrà essere rimodulata – ha detto Marelli – Vi dico qualcosa che nessuno ha sentito mai. Leggendo le motivazioni, tutte le strade sono aperte. Anche ad una penalizzazione più pesante rispetto a quella del primo grado. Il Collegio di Garanzia non ha scritto in nessuna parte che la pena fosse eccessiva, ha semplicemente ribadito la colpevolezza di alcuni dirigenti e rimandato indietro alla Corte Federale per motivare meglio alcune parti tra cui la penalizzazione. Ma questo non esclude che ci sia una penalizzazione più pesante rispetto a quello che c’è stato in primo grado. Non ci sarà ma il diritto è questo. Il rinvio a secondo grado può essere anche per una rimodulazione verso l’alto di una penalizzazione o di una pena come avviene nel diritto ordinario”.