Juventus, Allegri allo scoperto sul suo futuro: “Al 100%, ma non posso farlo”

Juventus, le parole di Max Allegri nella conferenza stampa di presentazione alla sfida contro l’Empoli. Il tecnico ha risposto anche alle domande sul suo futuro.

C’era molta attesa per la conferenza stampa di Allegri. La Juventus, infatti, dopo l’eliminazione in Europa si rituffa in campionato con la volontà di consolidare almeno sul campo la propria posizione in classifica. Nel frattempo, però, a calamitare l’attenzione mediatica sono anche e soprattutto le vicende extra-campo. Di tutto questo ha parlato Max Allegri nel consueto dialogo con la stampa alla vigilia di un impegno comunque difficile sul campo dell’Empoli. Ecco quanto dichiarato dal mister bianconero:

Allegri ©Lapresse

CON CHE SPIRITO SI AFFRONTA LA GARA? “Lo spirito dovrà essere quello di una squadra che dovrà avere una reazione dopo l’eliminazione: bisogna difendere un secondo posto che sarebbe importante visto dopo i due anni in cui si è chiuso al quarto posto.”

DIALOGO CON LA DIRIGENZA – “Con la proprietà ho parlato, ho espresso loro i miei pensieri come faccio sempre. Quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino: parlare a questo punto di futuro non ha senso, abbiamo 3 partite importanti. Bisogna lasciare la Juventus nei primi quattro posti. Quello che succede fuori non possiamo deciderlo: sotto questo punto di vista non ha senso parlare del futuro.

PENALIZZAZIONE – “In questo momento non ci ho neanche pensato. Bisogna tornare alla vittoria per togliere le scorie dalla sconfitta di Siviglia. Abbiamo fatto bene: abbiamo tre partite difficili, matematicamente ci servono tre punti per restare dentro le prime quattro. Quello che succede, non possiamo farci niente. Siamo abituati a tutti: bisogna volere questo secondo posto, lo siamo stati tutto l’anno e bisogna esserlo in questo finale di stagione.

ALLEGRI – “Ho un contratto di altri due anni e resto al 100% per quanto riguarda la mia scelta: io posso decidere su di me, no sugli altri”.

Juventus, le parole di Allegri in conferenza stampa

Allegri ha poi continuato, passando in rassegna anche i possibili cambi di formazione e rimarcando l’importanza di una gara che potrebbe dare alla Juve la matematica certezza (sul campo) della qualificazione in Champions League.

Juventus, Ceferin contro i bianconeri
Allegri (Lapresse) – Juvelive.it

SULLE PAROLE DI SZCZESNY“Dopo la partita bisognerebbe restare sempre zitti, a caldo si possono dire cose inesatte. La sensazione che ho sul campo può essere diversa: la squadra a Siviglia ha fatto tutto quello che poteva fare nel migliore dei modi: andare a Siviglia e creare 6-7 palle gol non era semplice, ma siamo stati imprecisi. Il Siviglia era forte, la storia lo dimostra: ma abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare.

A Siviglia abbiamo giocato 120 minuti. Ci saranno dei cambi, oggi valuterò. Ieri Vlahovic era febbricitante, Rabiot malconcio. Miretti ha giocato poco, Alex Sandro non aveva giocato, così come Kostic. Abbiamo una squadra che domani deve fare una partita importante contro un Empoli che è salvo, ma che non ha pensieri, che crea e contro cui è sempre difficile in trasferta.

VALUTAZIONI CLUB SUL FUTURO“Non sono nella testa degli altri, posso dire soltanto quella che è la mia scelta. Per il resto, vedremo. Al momento bisogna essere concentrati sul finale della stagione, vediamo se l’anno prossimo la Juve parteciperà alle Coppe, se non vi parteciperà. I dirigenti faranno le loro valutazioni, dobbiamo continuare a lavorare in questi 15 giorni. Noi sul campo bisogna fare quello che ci è stato chiesto di fare: portare la Juve nelle prime quattro, domani è una partita importante, bisogna essere responsabili di questo. Domani una vittoria ci consentirebbe di essere tra le prime quattro. Per il resto non so cosa può succedere. Fiducia? La sento. Dispiace non essere andato in finale di Coppa Italia ed Europa League. Matematicamente, però, se non facciamo casini siamo al secondo posto. Al netto di tutto, al lordo sarebbe stato meglio.

ELKANN E ALLEGRI COME PUNTO DI RIFERIMENTO DELL’AREA SPORTIVA  – “Quando mi dicono che sono aziendalista, mi fanno un complimento. Quando la società valuta, però, fa delle scelte.”

CONDIVISIONE PROGETTO TECNICOPer quanto riguarda Szczesny, non so le parole esatte che ho detto. Poi lui non conoscendo l’italiano, magari può aver sbagliato i termini. Cuadrado? La sua era una battuta. Una squadra deve giocare in virtù delle caratteristiche dei suoi interpreti. Con il Siviglia siamo usciti dopo aver fatto una bella partita, ma come mi insegnate, contano i risultati. Diciamo che quest’anno tra una partita e l’altra ci sono state delle situazioni poco fortunate. Non parliamo al passato ma vediamo come chiuderlo: sarebbe un bel risultato chiuderlo al secondo posto, la società come è giusto che sia, dove l’allenatore non deve entrare, farà le sue scelte. Ma come succede ogni anno”.

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