Elkann ha “silurato” Allegri, la posizione del tecnico livornese dopo ieri sera diventa sempre più precaria.
Ieri Massimiliano Allegri si è presentato ai microfoni dei giornalisti provato in volto. Deluso dalla prestazione della Juventus, strapazzata 4-1 da un Empoli già salvo, ma anche dall’ennesimo stravolgimento della classifica dopo l’annunciata penalizzazione per il caso plusvalenze. Fatto sta che il tecnico livornese faceva persino fatica a parlare.
Si è preso le sua responsabilità – che sono sotto gli occhi di tutti – ma al tempo stesso ha parlato di “stillicidio”. Sì, così ha definito quella che è ormai diventata una situazione quasi surreale. Del resto, era impensabile che tutto ciò che è accaduto in questa tormentata stagione non andasse ad influire a livello psicologico anche sulla testa dei suoi giocatori. Che ieri, contro gli azzurri di Paolo Zanetti, sono apparsi svuotati. Non si è vista né fame né rabbia ma solo rassegnazione. Consapevolezza che anche in caso di vittoria non sarebbe poi cambiato molto visto che dopo la sentenza della Corte federale d’Appello pende sulla loro testa l’altra spada di Damocle del -10. L’ennesima mazzata.
Elkann ha “silurato” Allegri, Momblano: “Non c’è più il patto d’acciaio con il tecnico”
La posizione di Allegri, ad ogni modo, torna ad essere precaria. L’allenatore di Livorno a fine gara ha detto che “lasciare la Juventus in questo momento è da vigliacchi”, confermando quello che, in parte, aveva già affermato nel post-partita di Siviglia.
Ma, alla luce di quello che è successo in questi ultimi mesi, non è escluso che sia la società a dargli il benservito. Secondo il giornalista Luca Momblano, intervenuto oggi durante la diretta Twitch di Juventibus, le possibilità che resti sulla panchina bianconera diventano sempre più poche. “Confermo la stessa percentuale su Allegri – ha spiegato – Nel pomeriggio di ieri ho potuto riscontrate effettivamente che non ha in mano il patto di acciaio con Elkann, non è saltato, ma al momento non c’è. La società non è con Allegri”.