Esplode di nuovo il caos, il presidente Figc è stato perentorio sull’argomento: “Ho chiesto al ministro Abodi di intervenire”
La Serie B 2022-23 si è conclusa definitivamente domenica. L’ultimo verdetto sancito dal campionato cadetto è la promozione del Cagliari, che ritorna in Serie A dopo un solo anno di purgatorio. La squadra di Claudio Ranieri ce l’ha fatta proprio all’ultimo respiro, realizzando il gol decisivo nei minuti di recupero con Pavoletti che ha ammutolito i 58mila del San Nicola di Bari, beffato dunque sul più bello.
I minuti di recupero sono stati decisivi anche nel playout, che ha visto retrocedere in C dopo quasi 40 anni una “nobile” della cadetteria come il Brescia. Le Rondinelle si sono dovute arrendere a un coriaceo Cosenza, che nella gara di ritorno ha strappato un miracoloso pareggio – all’andata i Lupi avevano vinto 1-0 – al fotofinish, quando i supplementari sembravano ormai inevitabili. Il club di Massimo Cellino sarà costretto a ripartire dalla terza serie, anche se c’è ancora qualcuno che coltiva una flebile speranza.
Esplode di nuovo il caos, la Serie B ripartirà a 21 squadre?
Nella città lombarda, infatti, stanno seguendo con particolare attenzione le vicende della Reggina, alle prese con una situazione debitoria importante.
Il club amaranto sta facendo il possibile per risolvere questi problemi. Ed in settimana è arrivata la notizia dell’omologazione del piano di ristrutturazione del debito da parte del Tribunale fallimentare di Reggio Calabria. Ha storto il naso però il presidente della Figc Gabriele Gravina: “Il cosiddetto “caso Reggina” – ha commentato il numero uno della Federazione – è stato possibile perché le leggi dello Stato non sono coerenti con il più stringente quadro normativo della Federcalcio. Ho chiesto al ministro Abodi di intervenire per non rendere vani i nostri sforzi a difesa dell’equilibrio del sistema calcio”.
Parole che potrebbero “tendere una mano” al Brescia, convinto di essere dalla parte della ragione. Secondo il quotidiano BresciaOggi, non è da escludere che si andrà incontro ad “una Serie B “zoppa” a 21 squadre, con un calendario indirizzato su 10 partite a giornata e con una formazione che, a rotazione, osserverà il proprio turno di riposo”.