Covisoc “insaziabile”: iscrizione bocciata, esclusa dal campionato

Covisoc “insaziabile”, calcio italiano di nuovo nel caos: il rischio è quello di sparire di nuovo e ricominciare dai dilettanti. 

Il calcio italiano piomba di nuovo nel caos. Non c’è ancora la nota ufficiale, che dovrebbe essere rilasciata a breve dall’organo interno alla Figc e che scioglierà gli ultimi dubbi a riguardo. Ma la Covisoc, commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, ha appena escluso la Reggina dal prossimo campionato di Serie B.

Covisoc “insaziabile”: iscrizione bocciata, esclusa dal campionato
– Juvelive.it (LaPresse)

Niente semaforo verde, dunque, per la società calabrese: il pessimismo aleggiava già negli scorsi giorni, ma in riva allo Stretto hanno sperato fino all’ultimo che si trattasse solo di voci infondate. Ed invece niente da fare: non è bastata la sentenza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria lo scorso 12 giugno, con cui si concedeva l’omologa per il piano di ristrutturazione presentato dal club. Già penalizzati durante l’ultimo campionato, concluso con la sconfitta nel primo turno dei playoff contro il Sudtirol, gli amaranto si sono visti bocciare la domanda d’iscrizione presentata dieci giorni fa. Il motivo sarebbe da ricondurre al mancato pagamento di 780mila euro di tasse e di altre irregolarità. Ora il rischio, per la Reggina, è quello di sprofondare nei dilettanti, come del resto era già avvenuto nel 2015.

Covisoc “insaziabile”, Reggina esclusa dalla Serie B

C’è ancora una speranza (minima) per il club amaranto. E si chiama Consiglio federale. La Reggina infatti potrà fare ricorso entro il prossimo 5 luglio, ma se dovessero essere riscontrati ulteriori capi d’accusa, il destino dei calabresi potrebbe essere già segnato.

Penalizzazione e retrocessione: caso esploso, denuncia UFFICIALE
I tifosi della Reggina – Juvelive.it (LaPresse)

Incrocia le dita il Brescia, che in caso di esclusione definitiva della Reggina dovrebbe essere ripescato. I lombardi avevano perso il playout contro il Cosenza, retrocedendo in Serie C per la prima volta dopo quasi 40 anni. Filtra ottimismo, infine, per il Lecco, l’altra società che attende con ansia il verdetto della Covisoc. La neopromossa teme di essere esclusa per una questione burocratica legata allo stadio. La causa sarebbe il ritardo nell’invio della documentazione per l’utilizzo dell’Euganeo di Padova, impianto alternativo scelto dal Lecco una volta appurato che il suo, il Rigamonti-Ceppi, non ha i requisiti richiesti dalla Lega B.

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