Sul caso plusvalenze della Juventus è intervenuto anche l’ex AD della Serie A con parole molto decise
Il filone plusvalenze legato alla Juventus ha portato a diversi interventi e opinioni nel corso dei mesi e di recente è arrivato il punto di vista di una vecchia conoscenza della Serie A.
L’ex amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, soffermandosi sul filone plusvalenze che ha coinvolto la Juventus. Il dirigente sportivo ha toccato la questione giudiziaria della Juve, tirando in ballo anche altre big di Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni. “Le plusvalenze sono sempre esistite nel calcio, sto seguendo un po’ tutta la pubblicità che c’è attorno alla vicenda Juventus e dico che questo è l’ennesimo colpo che diamo al nostro calcio. Tutte le squadre fanno le plusvalenze, chi le fa fittizie commette una irregolarità, ma per la FIGC non è mai esistita questa irregolarità, non è mai stata regolamentata e non c’è mai stata alcuna sentenza certa”. Lo Monaco ha proseguito: “Nell’ultima parte delle questione plusvalenze la Procura Federale ha assolto tutte le società coinvolte. Ecco perché dico che la procura deve intervenire a difesa del nostro calcio perché questo caso sta dando un colpo molto forte al nostro calcio. Non si può fare il giustizialista di una cosa a cui avevano accesso tutti, dalla serie A alla serie C”.
Caso plusvalenze, Lo Monaco: “Chi sbaglia deve pagare, mettiamo regole certe”
Pietro Lo Monaco ha continuato ad analizzare il tema plusvalenze legato alla Juventus, sollecitando il sistema italiano a regolamentare la questione con le dovute pene.
“Se andiamo a ritroso nella storia, Milan e Inter hanno iniziato un balletto di cessioni, ma non è mai successo nulla in termini di sanzioni.Pensate che abbiamo fatto 750 milioni di plusvalenze. Se abbiamo l’esigenza di un calcio pulito, allora mettiamo le regole, le certezze delle pene a da questo momento in poi, chi commette errori, paga. Che Gravina faccia ricorso all’intervento del Governo mi lascia perplesso perché stabilire le regole fa parte dell’oggetto sociale della federazione italiana. Visto che la procura Federale si è pronunciata, facciamo regole certe perché poi chi fa una plusvalenza fittizia, va fuori dal campionato”.