Il prezzo è troppo alto, i bianconeri hanno il via libera per l’attaccante che piace a Giuntoli: i tedeschi si defilano.
E adesso? Quali saranno le prime mosse di Cristiano Giuntoli? È questa la domanda che si pongono da qualche giorno i tifosi della Juventus. Le aspettative createsi attorno al nuovo responsabile dell’area sportiva bianconera sono inevitabilmente alte, soprattutto dopo l’ultima stagione della sua avventura partenopea.
Il dirigente di origine toscana, insieme ai suoi più fidati collaboratori, a Napoli ha realizzato un piccolo capolavoro, contribuendo a riportare il club azzurro sul tetto d’Italia dopo 33 anni di attesa. Vuole riuscirci anche con la Juventus, che è peraltro la sua squadra del cuore, come ha confessato ieri nel giorno della presentazione ufficiale. Sognare in grande è lecito, ma una Signora che sia nuovamente vincente e competitiva su tutti i fronti non si costruisce di certo dall’oggi al domani. Servirà del tempo, a Giuntoli, per avviare un nuovo ciclo, che cancelli definitivamente gli ultimi due anni, pieni zeppi di delusioni e amarezze per il popolo bianconero. Tutto però passerà dalle cessioni. Senza quelle la Juve non potrà raggiungere gli obiettivi che si è prefissata.
Il prezzo è troppo alto, il Lipsia “molla” David
I bianconeri non ritengono incedibili neppure i due gioielli più luminosi, Federico Chiesa e Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è reduce da una stagione non esaltante e nel caso in cui dovesse pervenire un’offerta importante potrebbe lasciare Torino.
Ecco perché sulla lista di Giuntoli ci sono anche diversi attaccanti, eventuali sostituti dell’ex centravanti della Fiorentina. Uno di questi è Jonathan David, punta canadese del Lille, tra i più prolifici delle ultime stagioni di Ligue 1. Guarda di nuovo verso la Francia la Juventus: proprio dal Lille è infatti arrivato il primo acquisto, Timothy Weah, ufficializzato la scorsa settimana. Su David ci sarebbe anche il Lipsia ma, stando a quanto riporta il giornalista Philipp Hinze, i Roten Bullen si starebbero per defilare a causa del prezzo troppo alto.