Il centrocampo bianconero. E’ in questo settore del campo che ora si concentrano le attenzioni del nuovo direttore sportivo bianconero. E il nome che ha in mente…
Volgere lo sguardo oltre le dune saudite, tentare di aggirare lo scoramento per il mancato arrivo del Sergente Milinkovic-Savic. Sembrava che la tavola fosse apparecchiata per festeggiare il lieto annuncio, fino alla brutta sorpresa finale. Per la Juventus.
Per Cristiano Giuntoli è il momento di pensare a chi far entrare nel centrocampo futuro di Massimiliano Allegri. Certo se vi fosse anche un’idea di gioco da parte del tecnico livornese il compito del dirigente, e suo corregionale, risulterebbe alquanto agevolato. Ma tant’è. Allora il nuovo direttore sportivo bianconero si affida al suo buon gusto e alle sue profonde conoscenze.
Ma prima di piazzare il colpo che ha in mente, dovrà sistemare quelle tessere ancora in cerca di adeguata sistemazione. Impresa non facile poiché si dovranno conciliare due distinte esigenze, quelle di ciascun giocatore e quelle della Juventus stessa. E prima verranno risolte queste situazioni in uscita e prima la Juventus potrà lavorare anche sul fronte delle entrate.
Per il centrocampo Cristiano Giuntoli ha già pronta un’opzione DOC. Un nome e, soprattutto, un cognome con la storia della Juventus addosso.
Il centrocampo bianconero e l’asso di Giuntoli
Una conferma dell’idea che frulla nella mente di Cristiano Giuntoli, arriva dall’insider bianconero, Enganche. Sul suo profilo Twitter lancia il nome di Khéphren Thuram, secondogenito dell’ex difensore centrale francese della Juventus, Lilian Thuram.
A quanto risulta all’insider bianconero una delle rivali più temute per la corsa al giovane centrocampista francese, ovvero il Liverpool, sembra essere in una posizione decisamente defilata, il che lascerebbe ampio spazio di manovra alla Juventus. A questo punto sembra che spetti soltanto al giocatore decidere del suo futuro, ovvero se rimanere un altro anno al Nizza oppure accettare la proposta della società bianconera.
Un metro e 91 centimetri per 90 chili di peso. Potenza fisica e piedi docili, velocità ma anche la capacità di far partire l’azione dalla propria area di rigore, abilità nel gioco aereo e buon tiro. In poche parole ecco il più piccolo dei Thuram, classe 2001, profilo che sembra già in grado di rinverdire la tradizione di famiglia. E in un mercato così lungo, e per un talento di tale portata, basta un attimo per vedere mutare completamente la situazione.
Basta un top club della Premier League o l’ennesima proposta indecente da parte degli arabi, per vedere sfumare, esattamente come un miraggio nel deserto, anche questo obiettivo.