Fair Play Finanziario, non sono solamente i bianconeri ad essere finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa.
Manca un mese allo spareggio di accesso alla fase finale della prossima Conference League, quello che, in teoria, dovrebbe vedere protagonista anche la Juventus.
I bianconeri, infatti, per effetto della penalizzazione di 10 punti comminatagli dalla giustizia sportiva nell’ultimo campionato, hanno chiuso al settimo posto, qualificandosi così alla terza manifestazione Uefa per ordine d’importanza, che ha debuttato solamente due stagioni fa. Non è detto, però, che la Signora possa prendervi parte, visto che a giorni è attesa la sentenza del massimo organo calcistico continentale che potrebbe estromettere la squadra di Massimiliano Allegri dall’Europa per almeno un anno. La Uefa, infatti, ha aperto un’inchiesta lo scorso dicembre, in seguito ai procedimenti avviati dalla Procura di Torino e dalla Consob. L’indagine riguarderebbe la presunta violazione delle regole del Financial Fair Play. Entro la prossima settimana, secondo le ultime indiscrezioni, la Juventus conoscerà finalmente il suo futuro. Saprà se dovrà fare a meno dell’Europa per un anno e dunque dedicarsi esclusivamente al campionato.
Fair Play Finanziario, nuove “grane” anche per Real Madrid e Barcellona
Ma i bianconeri non sono gli unici a dover fare i conti con questo tipo di “grane”. Stando a quanto riporta il The Telegraph, a finire sotto la lente d’ingrandimento dell’Uefa sarebbero anche le due big del calcio spagnolo, Real Madrid e Barcellona.
Nella valutazione ai fini del Fair Play finanziario, infatti, non tutti i profitti futuri di Blancos e blaugrana saranno considerati “legittimi”, sostiene il noto quotidiano britannico. La decisione, naturalmente, inciderà sul mercato delle squadre spagnole che per adeguarsi al Fair Play finanziario nel ciclo successivo, dovranno rivedere conti e previsioni. Ben sapendo, quindi, che alcuni profitti non saranno considerati tali. La Uefa ha considerato la vendita da parte del Barcellona di una serie di flussi di reddito futuri per circa 700 milioni di euro come un debito e non un profitto. Lo stesso vale per la vendita da parte del Real di 360 milioni di euro di entrate future dal “Nuevo Bernabeu” all’investitore statunitense Sixth Street.