Squadra riammessa nella Coppa, la federazione decide di annullare la sospensione dopo le roventi polemiche.
Sospensione “sospesa”. La federazione ha deciso di fare dietrofront dopo le dure polemiche scatenate dalla controversa decisione di sospendere Olga Kharlan, spadista ucraina in un primo momento squalificata per non aver salutato – una volta terminata la gara valida per il Mondiali di scherma in corso di svolgimento a Milano – la rivale russa Anna Smirnova.
La Kharlan, come riporta Repubblica, potrà gareggiare nella prova a squadre, che tra l’altro mette in palio la qualificazione alle prossime Olimpiadi parigine. A rendere nulla la sospensione è stata l’Esecutivo della Fie, che ha il potere di intervenire su provvedimenti già emessi durante il Mondiale. All’atleta ucraina è stata riconosciuta la buona fede. In sostanza, a fine gara, la Kharlan aveva utilizzato solo la lama per “salutare” l’avversaria. Un gesto ammesso durante il periodo del Covid ed ancora in vigore fino all’inizio dei Mondiali meneghini. In tanti – dal governo di Kiev al ministro dello Sport Abodi – ieri erano intervenuti per chiedere alla Federazione di tornare suoi suoi passi, di riammettere l’atleta ucraina e comprendere la sua presa di posizione sul tema della guerra. Alla base del mancato saluto, infatti, ci sono ovviamente motivi politici. Che rimandano al conflitto in atto tra i due paesi e che va avanti ormai da un anno e mezzo. Scene che si vedono quotidianamente nel mondo del tennis, dove diverse giocatrici ucraine si sono rifiutate di stringere la mano alle avversarie russe e bielorusse alla fine del match.