“Senza dignità”: dimissioni Allegri, caos Juventus

“Senza dignità”, l’allenatore bianconero è chiamato al riscatto dopo due stagioni oltremodo deludenti. “I tifosi sono contro di lui”.

Tra gli indiziati speciali nella stagione che sta per aprire i battenti c’è di sicuro Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, tornato due anni fa dopo le fugaci esperienze di Sarri e Pirlo, non ha ancora raggiunto il suo obiettivo primario: far vincere la Juventus.

“Senza dignità”: dimissioni Allegri, caos Juventus
Allegri – Juvelive.it (Ansa)

Su di lui c’erano enormi aspettative, alimentate dal ricordo indelebile dei cinque scudetti consecutivi (e svariate Coppe Italia) sollevate durante la sua prima avventura torinese. Allegri non ha mai messo d’accordo tutti dal punto di vista del gioco espresso dalla sua squadra, ma nessuno ha mai osato dire che non sia un vincente. Fortemente voluto dall’ex presidente Andrea Agnelli, la sua seconda gestione è stata oltremodo deludente. Certo, non possiamo sottovalutare la vicende extracampo che hanno condizionato la scorsa stagione. Oppure il delicato e tutt’altro che semplice compito che gli è stato affidato, quello della “ricostruzione” dopo due annate turbolente. Le attenuanti, insomma, non mancano. Ma è non è un’eresia affermare che da uno come Allegri ci si aspettava qualcosa in più.

“Senza dignità”, Damascelli “demolisce” Allegri

L’allenatore di Livorno è stato più volte in bilico ma da ogni tempesta ne è uscito quasi più forte di prima. In tanti ipotizzavano un suo addio lo scorso novembre, quando si dimise l’intero Consiglio d’amministrazione. Ed invece Allegri è rimasto in sella, anche per volontà di John Elkann, che come suo cugino nutre profonda stima nei suoi confronti.

Ingaggio dimezzato, Conte ‘esonera’ Allegri: “Non vede l’ora”
Max Allegri ©LaPresse

Tant’è che ha voluto concedergli un’altra chance, confermando per il terzo anno di fila sulla panchina bianconera. Fatto sta però che la tifoseria è “spaccata”. Ne ha parlato anche il giornalista Tony Damascelli a “Radio Radio”: “Restare è stato un errore da parte sua – ha detto – La conseguenza è che ora la tifoseria juventina è quasi interamente contro di lui. La sua voglia di continuare a ricoprire questo ruolo l’ha reso più inviso di prima. Doveva uscirne con dignità, dimettendosi insieme al vecchio Consiglio d’amministrazione”.

Gestione cookie