Attacco frontale a Massimiliano Allegri: il giornalista non si risparmia nei confronti dell’allenatore bianconero
La Juventus ha concluso la tournée negli Stati Uniti e si prepara all’inizio della nuova stagione, in attesa di completare la rosa.
Il mercato in entrata potrebbe sbloccarsi, viste le cessioni ormai vicine di alcune pedine che potrebbero dare il via alle mosse di Cristiano Giuntoli. Il tempo stringe, manca poco meno di un mese alla chiusura del calciomercato estivo e la Juve deve ancora trovare un attaccante e rinforzare il centrocampo. Intanto arriva un attacco piuttosto deciso nei confronti di Allegri.Tony Damascelli, opinionista de ‘Il Giornale’, ha espresso il suo punto di vista sull’allenatore toscano in maniera piuttosto dura. Le sue parole rilasciate a ‘Radio Radio’: “Gli scudetti consecutivi hanno fatto male ad Allegri. Di rendita si può vivere di soldi, non con quello che fai in campo. In campo sei sempre povero e devi aggiungere 1 euro in un ogni partita. In due anni ha bruciato un patrimonio accumulato in maniera perfetta tra Milano e Torino negli anni precedenti”.
Juventus, attacco ad Allegri: “Ha avuto un protettore, fa lo spavaldo”
Il giornalista ha proseguito il suo attacco nei confronti di Massimiliano Allegri, senza risparmiarsi nei giudizi.
“Dovrebbe venire fuori dalla sua comfort zone e ricominciare a essere l’allenatore che era a Cagliari, Milano e Torino nel suo primo ciclo alla Juventus. Sa che alla Juve è intoccabile, ha avuto la fortuna di un ‘protettore’ come AndreaAgnelli che gli ha garantito 4 anni di contratto potenti”. Damascelli ha proseguito: “La Juventus dipende da Allegri. Lui è molto spavaldo, durante la tournée in America si divertiva con i giocatori come se fossero compagni di merende, sfide scalzi con Vlahovic, Mckennie e Gatti, pronto a prenderli in giro. Questa è una maniera che va benissimo per dare un po’ di freschezza all’ambiente, ma non è giusta in questo momento. La Juve ha bisogno di rigore, di ritrovare spirito di unità, compattezza e disciplina che si è smarrita. Manca un capo e non è Allegri, né Giuntoli, né Ferrerò né Scanavino”.