UFFICIALE ricorso Agnelli: la sentenza della Corte federale d’Appello

UFFICIALE ricorso Agnelli, reso noto il dispositivo: c’è una doppia novità per l’ex numero uno della Juventus.

Era stato l’unico, lo scorso maggio, a dire di no al patteggiamento. Al contrario degli altri dirigenti bianconeri deferiti per la cosiddetta “manovra stipendi”, l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli aveva preferito andare a processo presso il Tribunale federale nazionale. Scelta che, all’epoca, aveva fatto inevitabilmente discutere.

UFFICIALE ricorso Agnelli: la sentenza della Corte federale d’Appello
Agnelli – Juvelive.it (Ansa)

Tribunale che a luglio aveva condannato Agnelli a sedici mesi di inibizione e 60mila euro di multa. Numeri leggermente ritoccati verso il basso, visto che la richiesta del procuratore era stata inizialmente di 20 mesi. L’ex numero uno bianconero si era affrettato a presentare ricorso, oggi parzialmente accolto dalla Corte federale d’Appello. Uno “sconto” sostanziale: la squalifica scende da 16 a 10 mesi, ridotta anche l’ammenda che da 60mila euro passa a 40mila. Corte composta, oltre che dal presidente Mario Luigi Torsello, anche dai relatori Sergio Della Rocca e Angelo De Zotti e i componenti Salvatore Casula ed Enrico Crocetti Bernardi.

UFFICIALE ricorso Agnelli, la squalifica scende da 16 a 10 mesi

A maggio avevano invece chiuso definitivamente i conti con la giustizia sportiva per quanto concerne la “manovra stipendi” Fabio Paratici, Pavel Nedved, Federico Cherubini Cesare Gabasio, Paolo Morganti, Giovanni Manna e Stefano Braghin patteggiando rispettivamente una multa di 47mila euro, 35 mila, 32mila, 18mila euro, 15mila, 11mila e 10mila.

Processo Juventus, aumenta la squalifica: richiesta svelata
L’ex presidente Andrea Agnelli (Lapresse) – Juvelive.it

La Juventus aveva patteggiato una multa di 718mila euro rinunciando a qualsiasi ricorso in merito al caso delle plusvalenze. Lo stesso Agnelli, lo ricordiamo, era stato già sanzionato con due anni di inibizione. Sentenza, quest’ultima passata in giudicato dopo la pubblicazione del dispositivo da parte del Collegio di Garanzia. La squalifica “complessiva” dell’ex presidente ammonta ora a 2 anni e 10 mesi.

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