L’ammissione dell’arbitro Di Bello in merito all’episodio di Juventus-Bologna è clamorosa: ecco cosa sarebbe successo
Nell’ultima giornata di campionato la Juventus ha frenato in casa contro il Bologna, non riuscendo ad ottenere i primi 3 punti casalinghi del nuovo campionato.
Un passo indietro rispetto al successo netto e convincente per 3-0 contro l’Udinese della prima giornata e che ha evidenziato, in parte, i problemi visti spesso dalla squadra di Massimiliano Allegri nella scorsa stagione. Il gol di Dusan Vlahovic ha evitato la sconfitta dei bianconeri che erano passati in svantaggio nel primo tempo per mano di Ferguson. L’episodio cruciale del match, però, è stato quello che ha visto coinvolti Iling-Junior e Ndoye nell’area della Juventus. Sul tiro di Zirkzee è arrivata la respinta di Perin e il successivo contatto tra i due calciatori con evidente fallo di Iling ai danni dell’attaccante rossoblù. L’arbitro non ha giudicato l’intervento da rigore e il VAR non è intervenuto per correggere la decisione di Di Bello.
Juventus, rivelazione shock dell’arbitro Di Bello
Dopo la partita tra Juventus e Bologna, terminata 1-1, il direttore sportivo del club rossoblù Marco Di Vaio ha raggiunto gli spogliatoi per confrontarsi con l’arbitro Di Bello.
Il ds del club rossoblù ha chiesto spiegazioni al direttore di gara sul mancato rigore concesso al Bologna. L’episodio riguarda il contatto in area tra Iling-Junior e Ndoye. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’arbitro ha sottolineato come non avesse fischiato un rigore su Federico Chiesa nel primo tempo, giustificando quindi l’errore sul successivo contatto. Contatto che ha scatenato la rabbia di Thiago Motta e di tutto l’ambiente del club emiliano. Anche l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci è intervenuto nel post-partita per esprimere tutto il suo disappunto per il mancato rigore: “Questo è veramente un episodio insopportabile, è una follia non intervenire. Sono stato uno dei primi a essere a favore della tecnologia nel calcio ma non è possibile non concedere rigore ed espulsione in una circostanza simile. A quel punto la vittoria sarebbe stata certa“. Un episodio che a distanza di giorni continua a destare molte polemiche.