Allegri ribalta la Juve. La nuova stagione è appena iniziata e la Juventus di Massimiliano Allegri desta una particolare curiosità per come si è presentata.
E’ ripartita dopo una delle stagioni più deludenti e complesse delle sua storia. Lo ha fatto avendo cambiato poco o niente della sua rosa e, soprattutto, ha ripreso ripartendo da un tecnico che stampa e tifosi hanno aspramente criticato.
La Juventus e Massimiliano Allegri sono ripartiti, quasi inaspettatamente, insieme. Il raduno e la mini tournée americana che ha incuriosito, ma non più di tanto poiché tutti non si attendevano grandi novità. E invece qualcosa è accaduto, qualcosa è cambiato. Sono passate solo poche settimane dal congedo da una squadra sbiadita, svogliata e sfiduciata.
La Juventus Born in the USA ha tirato fuori il rock che aveva nascosta in chissà quale angolo della Continassa. I volti erano quasi tutti i medesimi della passata stagione, ma quasi tutti con uno spirito diverso. Una determinazione probabilmente figlia di una volontà di dimostrare come l’annata scorsa sia stata un concentrato di negatività ormai passate.
Dopo le partite d’agosto è iniziato il campionato. E’ sempre agosto ma questa volta in palio ci sono i tre punti e occorre iniziare a cogliere vittorie che contano. La Dacia Arena di Udine mostra per 45 minuti una Juventus quasi perfetta e in tanti continuano a sbirciare la panchina increduli che sulla stessa vi sia il medesimo allenatore tanto osteggiato.
Il secondo tempo di Udine, la partita contro di Bologna e la successiva contro l’Empoli hanno mostrato nuove virtù e vecchi vizi della formazione bianconera. Ma qualcosa però sta davvero cambiando e forse il meglio deve ancora venire.
Perché l’Allegri di questa stagione sembra diverso dal solito. Ha voglia di stupire e, soprattutto, far ricredere coloro che l’hanno aspramente criticato. Vuole una Juventus diversa, più aggressiva, più propositiva, più sicura dei suoi mezzi. E vuole una Juventus camaleontica, in grado di passare, all’interno della stessa gara, da un modulo ad un altro. Con naturalezza.
Come ci informa serieanews.com, il classico modulo allegriano 3-5-2 potrebbe presentare a breve qualche modifica non di poco conto. Come passare da una difesa a tre ad uno schieramento che invece proponga quattro difensori in linea: Weah, Danilo, Bremer, Cambiaso. Una disposizione che darebbe il là ad un 4-3-3 più spiccatamente offensivo. In questo caso non potrà mancare il rimpianto del mancato arrivo di Domenico Berardi.
L’esterno calabrese avrebbe costituito con Chiesa e Vlahovic un tridente affascinante e assai pericoloso. Ora una soluzione potrebbe vedere Chiesa sulla destra con Iling o Kostic sulla corsa mancina e Vlahovic punto di riferimento in avanti. Allegri ha in mente una Juve diversa per dimostrare di essere lui, per primo, diverso rispetto al recente passato. O magari dimostrare che è sempre lo stesso e che sono gli altri a non aver capito nulla di lui.
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