Sentenza Juventus: nuova data svelata in diretta

Sentenza Juventus, la Corte di Cassazione ha dichiarato la Procura di Torino “incompetente”: ecco quando potrebbe terminare il processo romano.

L’inchiesta Prisma torna a far discutere. E non poteva essere altrimenti, in seguito a quanto stabilito dai giudici della Quinta sezione della Corte di Cassazione, che nella giornata di ieri sono si sono finalmente pronunciati sulla questione della “competenza territoriale”.

Sentenza Juventus: nuova data svelata in diretta
– Juvelive.it (LaPresse

Gli atti del procedimento penale sui conti della Juventus che vede indagati, oltre allo stesso club, anche 12 persone – tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli – saranno trasferiti a Roma. La Suprema Corte, infatti, ha stabilito che la Procura di Torino è incompetente. Accolta, dunque, la richiesta avanzata in un primo momento durante le indagini preliminari e successivamente nell’udienza preliminare dai legali bianconeri. Un punto a favore della Juve, anche se è ancora grande l’amarezza per le sentenze della giustizia sportiva, che in questi mesi si è mossa parallelamente a quella ordinaria. Con la differenza che il processo è terminato lo scorso maggio. E si è concluso, almeno per quanto riguarda il caso plusvalenze, con una penalizzazione di 10 punti in classifica per la squadra di Max Allegri.

Sentenza Juventus, D’Onofrio: “Il processo non si chiuderà prima di due anni”

E cosa succede adesso con l’inchiesta Prisma? Ha provato a stilare un cronoprogramma l’avvocato Paco D’Onofrio, intervenuto ai microfoni di TvPlay.

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Agnelli – Juvelive.it (Ansa)

Quel che è certo è che non si ripartirà daccapo ma quasi. “Adesso la procura tutti gli atti ripetibili li deve rinnovare – ha spiegato D’Onofrio – La fase istruttoria sarà nulla. Prima di due tre anni a mio avviso non si arriverà ad una sentenza. Difficile che si chiuda prima di due anni. E’ un procedimento piuttosto longevo”. Dal punto di vista penale, tuttavia, cambierà molto poco. “Ha preso i punti di penalizzazione sulla base di una impostazione accusatoria portata avanti da una procura che la cassazione oggi dice essere incompetente – queste le parole dell’avvocato – Il discorso è che non si può tornare indietro. Quel campionato è finito. L’effetto delle sentenze è spesso irreversibile. A mio avviso non c’è nessuna logica per poter riaprire la dimensione sportiva di questa vicenda”. 

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