Il professore Palo Montera ha parlato in esclusiva in merito alla vicenda di doping che ha coinvolto Paul Pogba
Negli ultimi giorni in casa Juventus si parla quasi esclusivamente della vicenda di doping legata a Paul Pogba.
La positività al testosterone, riscontrata in seguito ai test antidoping avvenuti a ridosso della prima giornata di campionato contro l’Udinese hanno fatto sprofondare il centrocampista francese in un buco nero dal quale sembra impossibile risalire. Adesso l’ex Manchester United rischia dai 2 ai 4 anni di squalifica, qualora le contro-analisi dovessero confermare l’esito positivo. Il dibattito degli ultimi giorni riguarda l’assunzione inconsapevole o superficiale della sostanza; un suggerimento sbagliato o un mancato controllo approfondito? Queste sono le domande alle quali Pogba dovrà rispondere in sede legale. La redazione di Notizie.com ha intervistato in esclusiva il professor Paolo Montera, endocrinologo ed esperto di medicina dello sport. In passato è stato medico della Virtus Roma (squadra di basket) per 15 anni ed oggi è consulente all’Istituto di Medicina dello Sport.
Il Professor Montera si è espresso sulla vicenda Pogba, rispondendo ad alcune domande e spiegando il tipo di sostanza assunta dal francese.
“Quando vengono riscontrati dei metaboliti di una sostanza esogena non ci sono dubbi. L’unica possibilità è che ci sia stato un errore formale. Uno sbaglio dal punto di vista tecnico, insomma, un dosaggio poco preciso. Ma è un’ipotesi improbabile, molto improbabile. Il testosterone non accelera i tempi di recupero. Non è come i fattori di crescita. È un ormone, aumenta le dimensioni e la forza muscolare. Però non ha nessun effetto sugli infortuni e sulle tempistiche, anzi”.
Il medico ha proseguito: “In generale se si assume per rendere i muscoli più resistenti, si può rischiare il contrario. Chi lo assume aumenta troppo la massa muscolare e il fisico a quel punto viene esposto a un maggior rischio di infortuni perché diminuisce la tenuta del tendine o del legamento delle articolazioni. In breve, il muscolo può dare delle sollecitazioni talmente forti da non essere sopportate. Non possiamo sapere in questo caso cosa può aver causato la positività di Pogba. Di certo il testosterone si trova in alcuni integratori, soprattutto negli Stati Uniti e in quelli che si usano per il body building. All’interno possono esserci vitamine, proteine, ma anche steroidi come il nandrolone. E nei test, se avviene l’assunzione, viene riscontrata subito. Alcuni giocatori, oltre ai preparatori delle squadre, hanno degli amici in Francia o in America che possono dare dei consigli.
In genere il corpo elimina queste sostanze dopo circa un mese. Quindi potrebbe anche essere successo a luglio durante la fase di preparazione. Chi l’ha consigliato ha sbagliato: o non lo sapeva, o non ha letto bene il contenuto”. Infine il Professor Montera ha concluso così: “Se i medici dovessero aver dato il permesso al giocatore sarebbero dei pazzi. Ormai i controlli sono così sofisticati che non si può sfuggire. Lo dico per esperienza: le sanzioni sono talmente severe per il medico, per la società e per il calciatore che è impensabile che ci siano degli errori a questo livello professionistico. Può succedere nei dilettanti, alla Juventus no. Ecco perché penso che Pogba abbia assunto qualcosa di sbagliato in buona fede, senza avere l’ok dei medici sociali bianconeri”.
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