Una nuova penalizzazione in Serie A, proprio come la situazione legata alla Juventus lo scorso anno: ecco cosa potrebbe succedere.
Come si legge dal portale di ‘Calciomercato.it’, dopo l’iscrizione di De Laurentiis nel registro degli indagati, il Napoli, adesso, potrebbe rischiare la riapertura del processo per l’affare Osimhen.
Una delle notizie della settimana è stata l’iscrizione di Aurelio De Laurentiis nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma, come si è sentito nei media sportivi. Un atto dovuto, che però potrebbe essere il preludio di una riapertura del processo per l’affare legato all’attaccante Osimhen.
Napoli come la Juve? Ecco cosa potrebbe rischiare
Le similitudini con quanto accaduto alla Juventus nella stagione precedente non sono passate inosservate, e il giornalista Giovanni Capuano ha sollevato alcune importanti questioni che meritano una riflessione approfondita. Intervenuto, infatti, al portale ‘DerbyDerbyDerby.it’, ha così parlato della questione relativa ai partenopei: “Sarebbe strano se a Roma non ci fosse la curiosità di comprendere se tutto ha filato liscio con l’operazione col Lille”. Ma, dunque, cosa rischia di preciso il Napoli? Così ha risposto Capuano sulla questone: “il Napoli rischia una multa, penalizzazione, afflittività e tutto il resto”. Un caso, dunque, che potrebbe ricordare da vicino quello avvenuto ai bianconeri nella scorsa stagione.
Il Napoli si trova di fronte a una situazione potenzialmente delicata. Il club rischia di subire sanzioni significative se si dimostrasse che il trasferimento non è stato condotto in modo regolare. La vicenda coinvolge anche la giustizia civile, il che rende la situazione ancora più complessa. Le prossime settimane saranno cruciali per il Napoli, poiché dovrà affrontare le indagini della Procura di Roma e le eventuali decisioni della Giustizia Sportiva. Resta da vedere come si evolverà questa vicenda e quali saranno le conseguenze per il club e per il calcio italiano nel suo complesso. A ‘TVPLAY’, l’avvocato di Aurelio De Laurentiis ha dichiarato che il presidente non ha nessun timore di ripercussioni per quanto fatto, ma ha anche ammesso che non si può ancora escludere la riapertura del processo. Staremo a vedere cosa succederà.